ROVIGO – E’ morto in servizio, è morto per salvare una vita, per lo Stato e perchè credeva nella Giustizia. E’ l’eroe Samuele Donatoni, di Canaro (Rovigo), era l’ispettore dei Nocs che è stato ucciso a 32 anni durante un conflitto a fuoco nel tentativo di liberare l’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini il 17 ottobre 1997 a Riofreddo, vicino a Roma.
E’ morto in un conflitto a fuoco, Soffiantini era stato sequestrato quattro mesi prima, i Nocs, l’eccellenza della Polizia di Stato, avevano organizzato un incontro con i rapitori nel quale proprio Donatoni vestì i panni dell’emissario della famiglia Soffiantini che doveva consegnare di persona il denaro ai banditi. Il pagamento doveva avvenire in località Riofreddo, ma qualcosa, durante quell’appuntamento andò storto e Samuele Donatoni si trovò al centro di un inferno di fuoco. Muorì nonostante il giubbetto antiproiettile.
Per tutta Rovigo fu un colpo al cuore. Samuele Donatoni era molto conosciuto, uno sportivo, un ragazzo dal fisico incredibile, i Nocs erano la sua famiglia, una tragedia che ha segnato tutto il Polesine. Per decenni si è cercato di fare luce su quanto accaduto, oltre 20 anni di processi alla ricerca della verità, un dramma senza un perchè.
L’azione determinata della Polizia di Stato, grazie al generoso sacrificio dell’Ispettore Donatoni, consentì poi la liberazione dell’industriale e costituì senz’altro un forte deterrente nei confronti delle organizzazioni criminali dedite a tale tipo di reato.
L’azione determinata della Polizia di Stato, grazie al generoso sacrificio dell’Ispettore Donatoni, consentì poi la liberazione dell’industriale e costituì senz’altro un forte deterrente nei confronti delle organizzazioni criminali dedite a tale tipo di reato.
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 18 maggio 1998, è stata conferita alla memoria dell’Ispettore Donatoni la Medaglia d’oro al Valor Civile.
Lunedì 17 ottobre Rovigo ha ricordato il suo eroe morto in servizio. Prima la deposizione di una corona in Questura a Rovigo e poi la Santa Messa alla presenza del Questore Giovanni Battista Scali, il Prefetto Vicario Rosa Correale, il presidente del Tribunale Angelo Risi, il procuratore capo (facente funzione) Sabrina Duò, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Emilia Mazza, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo, colonnello Antonio Morelli, il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, quello di Canaro Alberto Davì, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, e rappresentanti della famiglia Donatoni.
Per il 25° anniversario della morte del collega Ispettore della Polizia di Stato Samuele Donatoni era presente anche tutto il Sap,insieme al segretario generale Stefano Paoloni, al segretario generale aggiunto Michele Dressadore e regionale Fabio Ballestriero.
La Commemorazione è poi proseguita nella scuola primaria intitolata all’eroe Samuele Donatoni.
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