Le priorità infrastrutturali, le richieste del mondo economico per Venezia e Rovigo 

Per il Polesine urge un potenziamento del sistema idroviario, l’adeguamento della SS309 Romea ed il completamento della  SR10 e Monselice – Mare (SR104) 

ROVIGO – Sono quattro su otto le priorità infrastrutturali, evidenziate nel Libro Bianco sulle Infrastrutture presentato lo scorso 26 febbraio a Verona, che riguardano direttamente il territorio di competenza della Camera di Commercio di Venezia Rovigo. Dalla ZLS con l’efficientamento dei porti di Venezia e Chioggia ed il potenziamento dei collegamenti con il rodigino all’integrazione modale dell’aeroporto Marco Polo di Venezia passando per il completamento delle arterie del padovano (SR10 e SR104) che consentirebbero migliori collegamenti con Chioggia e con il Delta del Po fino all’adeguamento ed il potenziamento della Romea (SS309 Ravenna – Venezia).

Le priorità infrastrutturali, che principalmente rientrano nella realizzazione della ZLS – Zona Logistica Semplificata “Porto di Venezia Rodigino” e nel potenziamento dei collegamenti del Basso Veneto, sono le seguenti:

Integrazione modale treno/aereo dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia (rientrante nell’obiettivo: cogliere le opportunità della ZLS) attraverso la realizzazione dell’anello ferroviario tra la stazione di Mestre e l’aeroporto i cui lavori sono già iniziati e la cui fine è prevista per il 2025; l’opera, che ha una copertura al 100% ed il cui costo di 644 milioni di euro, consentirà di avviare nuovi servizi per i passeggeri, incrementare l’efficienza dei collegamenti con altri nodi logistici (porto di Venezia e interporto di Padova) per il traffico cargo, valorizzando così sia le opportunità commerciali della ZLS che il marketing territoriale in ambito turistico.

Efficientamento dei porti di Venezia e Chioggia (rientrante nell’obiettivo: cogliere le opportunità della ZLS) attraverso: l’implementazione di nuovi sistemi di produzione e distribuzione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili quali GNL ed idrogeno; il potenziamento della rete infrastrutturale di collegamento, dalla piattaforma intermodale Montesyndial alle connessioni stradali e ferroviarie di ultimo e penultimo miglio fino alle opere previste dal DL 103/2021. L’efficientamento dei porti, inoltre, consentirà una migliore cooperazione tra porti italiani e croati nell’ambito del trasporto marino e multimodale sostenibile e promuoverà soluzioni per ridurre gli impatti ambientali e sociali dei flussi turistici nel Mare Adriatico.

Per Rovigo il potenziamento del sistema idroviario (rientrante nell’obiettivo: cogliere le opportunità della ZLS) per consentire un miglior collegamento via acqua per il passaggio delle merci da e per il Porto di Chioggia ed il Porto di Venezia;

Adeguamento e potenziamento della SS309 Ravenna – Venezia Romea (rientrante nell’obiettivo: colmare il gap del basso Veneto) che ne prevede la messa in sicurezza, l’aumento di capacità, la fluidificazione del traffico, la riduzione degli incidenti, il contenimento dell’inquinamento ed il miglioramento delle connessioni Nord Sud. La Statale Romea, 127km da Mestre a Ravenna, al momento, si presenta, infatti, come una delle strade più pericolose della Regione, percorsa da molti camion, con una corsia per senso di marcia e con intersezioni con strade secondarie. È in fase di valutazione anche la realizzazione della variante SS309 var per la quale sono già state avviate le interlocuzioni tra Regione del Veneto e Ministero dei Trasporti.

Completamento della SR10 e Monselice – Mare (SR104) (rientrante nell’obiettivo: colmare il gap del basso Veneto) con l’obiettivo di facilitare i collegamenti con Chioggia e la Statale Romea.

Le priorità per Venezia e Rovigo si concentrano dunque nei settori del trasporto e logistica, delle attività portuali costiere ed i relativi collegamenti navigabili interni per il trasporto delle merci e lo sviluppo turistico, nonché nel potenziamento delle infrastrutture stradali che collegano il Polesine con Venezia sia lungo la zona costiera che nelle aree interne.

Il Libro Bianco, al quale hanno collaborato tutte le realtà camerali del Veneto, ha, inoltre, evidenziato punti di forza e di debolezza del sistema infrastrutturale regionale individuando le aree prioritarie sulle quali intervenire per garantire un adeguato sviluppo economico. 

L’adozione di appositi KPI ha, infatti, consentito di valutare le performance dei singoli territori in quattro macroaree: trasporto e logistica, energia (come viene utilizzata l’energia a disposizione tenendo conto delle fonti di energia rinnovabile), digitale (ovvero la propensione dei territori verso la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie digitali), green&smart (ossia quanto sia attento alla sostenibilità ambientale abbinata alla digitalizzazione).

Nell’area del trasporto e logistica Venezia si stabilisce al secondo posto assoluto in Italia subito dopo Milano ed al primo posto in Veneto con le seguenti performance: secondo posto in Veneto e nono posto in Italia per rete autostradale, primo posto in Veneto e nono posto in Italia per rete ferroviaria, primo posto in Veneto e quarto in Italia per gli aeroporti, quarto posto in Veneto e ottavo in Italia nel campo della logistica.

Nel campo dell’energia e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili Venezia si attesta al terzo posto in Veneto ma solo al 70esimo posto in Italia. Meglio per quanto riguarda il digitale, che vede Venezia al terzo posto in Veneto ed al 18esimo posto in Italia, e nell’area green&smart in cui Venezia si stabilisce al terzo posto in Veneto ed al 14esimo in Italia.

Più critici gli indici registrati da Rovigo che tuttavia segna un’ottima performance per quanto riguarda la logistica attestandosi al terzo posto in Veneto ed al sesto in Italia. A livello globale, considerate tutte le performance inerenti ai trasporti e la logistica, il Polesine si piazza al quinto posto in Veneto ed al 27esimo posto in Italia. Registra, infatti, il sesto posto in Veneto ed il 75esimo in Italia per la rete autostradale, il sesto posto in Veneto ed il 64esimo in Italia per la rete ferroviaria, il secondo posto in regione per le infrastrutture nautiche ed il 21esimo in Italia, il quinto posto in Veneto ed il 52esimo in Italia nell’ambito aeroportuale.

Nel campo dell’energia e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili Rovigo si attesta al secondo posto in Veneto ed al 50esimo posto in Italia, al sesto posto in Veneto e 57esimo per quanto riguarda il digitale, e, infine, al sesto posto in Veneto ed al 51esimo in Italia per quanto riguarda l’aspetto green&smart.

“Il territorio di Venezia e Rovigo rappresenta quanto di più variegato si possa immaginare eppure i filoni sono soltanto due”. Così Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo che prosegue così: “Prima, cogliere le opportunità della ZLS al cui interno rientrano l’integrazione treno/aereo per il Marco Polo ma anche l’efficientamento dei porti di Venezia e Chioggia ed il potenziamento del sistema idroviario; secondo, colmare il gap del basso Veneto all’interno del quale campeggia la questione della Romea e poi della Monselice-mare”. “Personalmente – conclude Massimo Zanon – confido molto anche sugli effetti che saranno prodotti dalla realizzazione della terza corsia fra Portogruaro e San Donà sulla Venezia/Trieste.”

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