ROVIGO – “I lavori di riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena cominceranno non prima di gennaio 2023 e finiranno non prima del periodo compreso tra dicembre 2023 e maggio 2024. Me lo ha comunicato l’amministrazione comunale, in risposta a una mia interrogazione che chiedeva chiarimenti e certezze sulla tempistica”.
Lo comunica Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rovigo. Una notizia non certo positiva, per i tanti residenti della Commenda che attendono con ansia il momento in cui la struttura, degradata e spesso rifugio di senzatetto e ladruncoli, sarà sistemata e riqualificata, ovviamente con altre funzioni.
“Non solo – prosegue Aretusini – non dobbiamo dimenticare come questo importante intervento non sarà limitato all’ex ospedale, ma porterà con sé anche la sistemazione di tutta la rete stradale circostante, il che lo rende doppiamente atteso e fondamentale per tutto il quartiere”. Purtroppo sono emersi problemi di vario tipo che hanno spostato di molto in avanti il cronoprogramma dei lavori.
“In particolare – prosegue il capogruppo della Lega in consiglio – il Comune, nella persona dell’assessore Giuseppe Favaretto, in risposta alla mia interrogazione mi scrive ‘considerate le notevoli difficoltà tecniche progettuali emerse a seguito dei rilievi e delle indagini strutturali, si prevede che i lavori di riqualificazione dell’Ex ospedale Umberto Maddalena e del reticolo stradale circostante prenderanno inizio entro gennaio 2023 e saranno conclusi tra dicembre 2023 e maggio 2024”.
“Al momento – sono sempre parole del Comune – è stato acquisito agli atti il Progetto Definitivo ed è previsto venga consegnato il Progetto Esecutivo entro ottobre del corrente anno. A seguire si procederà immediatamente con il relativo affidamento per potere consegnare i lavori entro gennaio 2023 come detto sopra. Di tutto questo è informata costantemente la Direzione competente della Presidenza del Consiglio”.
“Quest’ultimo passaggio, in particolare – conclude Aretusini – ci lascia sperare che i ritardi non avranno conseguenze sul fronte della disponibilità dei finanziamenti per l’opera. Ribadisco, però, la necessità di fare il prima possibile, per il bene della Commenda”.