ROVIGO – Troppo pochi rispetto ai 30 necessari per validare l’assemblea, sono arrivati al massimo a 29 Comuni presenti al secondo appello con l’arrivo di Loreo, Taglio di Po e Frassinelle Polesine, ma sono scesi a 28 al terzo, senza poter conteggiare il ritardatario Gavello e con Costa di Rovigo che tra il secondo e terzo appello si è scollegato. L’assemblea dei sindaci non ha raggiunto il numero legale tra Comuni presenti in sala convegni di Interporto Rovigo e Comuni collegati da remoto per l’approvazione del bilancio di Ecoambiente e la nomina del Cda della società che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti.
Tutto inutile per i presenti che alle 17.36 si sono sentiti dichiare chiusa l’assemblea da parte del presidente Antonio Laruccia, che già al secondo appello aveva provato a concludere, ma che poi ha soprasseduto per un terzo tentativo, risultato inutile. Inutili anche le rimostranze incoraggiate dall’intervento del sindaco Luca Prando di Lusia, poi sostenute da Edoardo Gaffeo per Rovigo e dall’assessore Matteo Stoppa di Adria per mantenere aperta l’assemblea in attesa di eventuali altri sindaci da poter incoraggiare a partecipare, magari da remoto.
Comunque, tra i sindaci presenti, che molto probabilmente non avrebbero votato in linea con i nomi proposti dall’accordo che governa la Provincia, almeno Trecenta, Villadose, Taglio di Po avrebbero portato a 25 i presenti favorevoli al terzo appello per la nomina del Cda di Ecoambiente con Pier Paolo Frigato (Lega) presidente, al posto di Marco Trombini (FdI), Chiara Turolla (ex Pd) consigliere, al posto di Michela Bacchiega (Pd) ed Adriano Tolomei amministratore delegato su designazione esclusiva del Comune di Rovigo.
Carta e penna alla mano, l’asse Lega – civici è rimasto “sotto” di almeno 5 voti, che sembrano comunque recuperabili entro il prossimo 18 luglio alle ore 17, data scelta per riconvocare l’assemblea tra i sindaci.
Pesanti le assenze dei comuni di Badia Polesine e di Ficarolo, entrambi con rappresentaza istituzionale della Lega, la parlamentare Antonietta Giacometti con il sindaco Rossi e la consigliera regionale Laura Cestari con il sindaco Pigaiani. Anche Laruccia, che ha in consiglio comunale la consigliera regionale Simona Bisaglia, non avrebbe votato in linea con l’asse “Corazzari – Gaffeo” come ha palesemente esternato dopo che gli animi si sono surriscaldati per gli interventi di Prando e del sindaco di Stienta e presidente della Provincia Enrico Ferrarese.
Anche sul fronte civico sono state determinanti le assenze di San Bellino con Aldo D’Achille impegnato a Venezia e Gaiba con Nicola Zanca semplicemente assente.
Sulla questione Ecoambiente sembra quindi si stia consumando una sorta di presa di posizione dei sindaci del Polesine che hanno dato, a suo tempo, fiducia al progetto civico per la Provincia, sostenuto dalla Lega, ma non accettano, oggi, le logiche da spoil system tipiche delle maggioranze politiche “vecchia scuola” che vedrebbero legittimate le sostituzioni del presidente Trombini e della consigliera Bacchiega, indipendentemente dai risultati raggiunti, ma solo perchè estranei alla “loro” maggioranza di governo del territorio.
Oppure, più semplicemente, la macchina organizzativa Lega civici che ga stravinto la Provincia ha sottovalutato l’appuntamento odierno e cercherà di presentarsi più organizzata il prossimo 18 luglio.