Il segretario della Uil Fpl di Rovigo ribadisce le ragioni ed invita ad una massiccia partecipazione per dare un segnale forte

ROVIGO – Venerdì anche a Rovigo sindacati e lavoratori saranno in piazza per la manifestazione in occasione dello sciopero generale proclamato da Uil e Cgil contro una manovra all’insegna dell’austerità (LEGGI ARTICOLO), che taglia stato sociale e diritti e comprime ulteriormente il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, senza una visione del futuro. Il concentramento sarà in piazzale Consigli, davanti alla Questura, alle 8.45, con il comizio conclusivo in piazza Matteotti. Significativo che la segretaria generale nazionale della Uil Fpl Rita Longobardi abbia scelto proprio di partecipare alla manifestazione rodigina. Insieme a lei anche il segretario regionale di categoria Mario Ragno.

Proprio la segretaria Longobardi, alla quale sarà affidato l’intervento conclusivo, spiega le ragioni di questo sciopero generale, “per protestare contro una Manovra di Bilancio che smantella lo stato sociale, taglia la sanità pubblica, disinveste sui servizi pubblici, non finanzia adeguatamente il rinnovo dei Ccln pubblici, non pone rimedio alla grave carenza di personale. Ci mobilitiamo per dire basta ai lavoratori di serie B. Vogliamo ridare centralità e valore al lavoro pubblico, riconoscendo il ruolo sociale di tutti i dipendenti pubblici che ogni giorno, con senso di responsabilità e abnegazione, assicurano l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Oggi, invece, sui tavoli della contrattazione ci vengono proposti rinnovi indecorosi che non restituiscono salari dignitosi e che non fanno recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni a causa di un’inflazione del 17%. Stiamo assistendo ad un progressivo cambiamento dei connotati del lavoro pubblico a favore di un privato sempre più finanziato che pratica vergognosi dumping contrattuali. Vogliamo fermare tutto questo”. 

“Come Uil Fpl – aggiunge Longobardi – da tempo, ci battiamo affinché il Governo intervenga in maniera strutturale, adeguando le retribuzioni di tutto il personale sanitario socio-sanitario e delle funzioni locali a standard più equi e competitivi, predisponendo un piano di assunzioni straordinario, migliorando le condizioni di lavoro, promuovendo ambienti sani e sostenibili, investendo nella formazione continua e garantendo la crescita professionale. Solo con adeguate risorse restituiremo attrattività al lavoro pubblico. Solo con maggiori investimenti il nostro Sistema sanitario nazionale avrà una chance di salvarsi, e, con questo, la garanzia del diritto alla salute, per non lasciare indietro nessuno”.

Il segretario della Uil Fpl di Rovigo Cristiano Maria Pavarin, ribadendo le ragioni dello sciopero e invitando ad una “massiccia partecipazione per dare un segnale forte”, rimarca: “C’è una correlazione diretta fra questa mobilitazione su temi nazionali e la situazione che stiamo vivendo a Rovigo, con la spinta verso le privatizzazioni che attraverso la modifica del Codice appalti ha aperto alla possibilità di project financing per la gestione di servizi sociosanitari, ovvero il modello che si sta cercando di applicare alla più antica casa di riposo di Rovigo, la più grande di tutto il Polesine, ovvero l’Iras.

Noi continueremo a batterci perché l’assistenza agli anziani resti pubblica, così come ci battiamo per una sanità che, in questa provincia, sconta ancora di più le difficoltà dovute alle carenze di lavoratori, con interi reparti nelle realtà socio-sanitaria di assistenza e cura ormai affidati a realtà esterne, cha guadagnano grazie alla compressione dei diritti dei lavoratori e, in ultima analisi, della qualità e delle garanzie dei servizi. E’ anche per dire no a tutto questo che venerdì saremo in piazza, per dire sì agli investimenti nella sanità pubblica e no alle privatizzazioni, più o meno striscianti” conclude Pavarin dalla Uil-Fpl Rovigo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie