CRESPINO – La presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nella mattinata di martedì 5 agosto, ha fatto visita nel comune di Crespino e nello specifico ha toccato con mano quello che è “il problema siccità” nel territorio polesano.
Invitati da Confagricoltura (LEGGI ARTICOLO), erano presenti all’appuntamento il sindaco di Crespino Angela Zambelli, il sindaco di Canaro Alberto Davì, il vicesindaco di Rovigo Roberto Tovo, oltre al prefetto Clemente Di Nuzzo e il viceprefetto Rosa Correale, il questore e le forze di Polizia della provincia.
In un primo momento si è fermata all’approdo “Fetonte” di Crespino, dove ha visto la situazione del fiume Po, colpito da una secca storica e che non vede precedenti. Il tutto accompagnata dal vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ma polesano doc, Alberto Faccioli, che ha spiegato la situazione di questo ultimo periodo.
Successivamente la seconda carica dello Stato si è fermata davanti a un campo di granturco, dove le è stato fatto notare la grandezza delle pannocchie, molto piccole nonostante la irrigazione che vi è stata in questi mesi, che non è stata comunque sufficiente per salvare il prodotto finale.
La presidente Casellati ha mostrato particolare interesse per tale questione e, poco dopo, presso la struttura ricettiva “Romanina” di San Cassiano (Crespino), ha sottolineato la propria opinione in merito: “Grazie a voi per avermi fatto toccare con mano questa situazione. Queste immagini del Po in secca e del mais bruciato mi hanno veramente ferito”.
Sottolineando poi: “Ferisce anche la situazione di un agricoltore che cerca di portare avanti il proprio lavoro, senza poterci riuscire appieno. Ormai è chiaro che non è più un caso raro, ma c’è una vera e propria ciclicità di questa crisi climatica.
Quando si parla di pianificazione è chiaro che servono anche i giusti investimenti. Penso soprattutto alle famiglie, in questo momento, che avranno dei problemi e rincari sempre più importanti, faranno sempre più fatica fare la spesa proprio per questo motivo, proprio perché il problema è a monte”.