La maggioranza risponde per le rime 

L’ultimo consiglio è stato occasione per discutere del recupero dell’ex cinema Vittoria, botta e risposta tra maggioranza e opposizione 

POLESELLA (Rovigo) – “Dopo aver scoperto che tra i banchi del consiglio comunale siede colui che si ritiene l’inventore della scienza urbanistica, anche se non lo sapeva nessuno, come ormai da prassi dobbiamo convivere con una minoranza double face che in consiglio dice una cosa e poi, nel buio della notte, dietro la tastiera di un pc, dalla propria pagina Facebook si lancia in fameliche accuse alla maggioranza che sta governando il nostro paese”.

Sono le parole del Gruppo di Maggioranza Consigliare “Polesella Domani”, in risposta all’attacco della minoranza (LEGGI ARTICOLO).

“Fortunatamente i consigli comunali vengono registrati e faremo presto a smentire tante delle cose che scrivono, appena trascritte le registrazioni. Ma tant’è. L’ultimo consiglio è stato occasione per discutere del recupero dell’ex cinema Vittoria, uno spazio centralissimo in paese che, grazie a un contributo della Fondazione Cariparo, abbiamo intenzione di trasformare in polo culturale, con un’opera fortemente attesa dai polesellani. Già la questione del termine “Polo culturale” sembrerebbe semplice, ma alla minoranza andrà spiegata con un disegnino: l’idea di portare la biblioteca comunale dagli spazi attuali in centro, con una sala civica che possa ospitare attività di vario genere (mostre, conferenze, attività teatrali, spettacoli, spazi studio, informazioni turistiche, punto d’appoggio per manifestazioni varie) serve e non poco a qualificare una struttura che attualmente, urbanisticamente parlando, si configura come un vuoto urbano sul quale nel tempo sono stati prodotti progetti (il recupero era considerato centrale da almeno 4 amministrazioni) che non si sono realizzati per assenza di fondi”.

“Quanto alle risorse per realizzare il progetto che, si badi bene, faceva parte del programma di governo – sottolinea Polesella Domani – è stato ben spiegato come si intende procedere: il sostanzioso contributo della fondazione verrà integrato fa fondi di avanzo di amministrazione libero e, per la parte restante (che sarà quantificata in base al progetto esecutivo) da finanziamento, almeno che non si recuperino altre risorse. Anche il tema del finanziamento non è un tema che può spaventare questa amministrazione che ha ridotto di oltre 900.000 euro il debito residuo con operazioni lungimiranti e sostenibili. Se si deciderà di ricorrere a una piccola parte di mutuo o prestito, questo sicuramente non impatterà sulla tenuta di un bilancio solido, equilibrato e sostenibile. Su via Trieste, infine, l’ennesimo autogol. Prima si mette in dubbio la proprietà del sedime della strada (certificata da atti catastali…), poi si dichiara che è comprensibile e corretto non asfaltare una strada soggetta a continue frane, e infine si rinfocola la polemica, sempre su Facebook, parlando di abitanti di serie A e di serie B. Chiarezza di posizioni da fare invidia a un pendolo. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere”. 

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