ROVIGO – “Riprendere un percorso iniziato nel 2011, fatto di impegno, passione, ma soprattutto amore per la città di Rovigo. E riprenderlo per un motivo molto semplice, ma importantissimo: Rovigo ne ha bisogno. La città, infatti, è peggiorata, negli ultimi anni e, quindi, per chi la ama davvero è il momento di scendere in campo, “metterci del suo” e fare qualcosa” afferma il candidato sindaco Federico Frigato.
E’ questa la priorità, l’esigenza, emersa con chiarezza nella serata di giovedì 4 aprile, il primo incontro ufficiale della lista civica Rovigo Si Ama, che candida a sindaco Federico Frigato. “Rovigo ha bisogno di una persona che ami Rovigo”, è stato detto nel corso della serata, sintetizzando perfettamente sia l’emergenza attuale, riferita alle condizioni della città, che la “medicina” migliore per affrontarla: amore e lavoro.
La cinquantina di persone che si è ritrovata, formata da candidati consiglieri, sostenitori, persone interessate a questi temi, tutte accomunate dall’orgoglio di sentirsi profondamente Rodigine, rappresenta uno spaccato perfetto della città: commercianti, docenti, professionisti, imprenditori, pensionati, lavoratori dipendenti, partite Iva, che avvertono come ci sia, soprattutto, bisogno di concretezza, di uscire dagli schemi della politica e di portare a casa un risultato.
E proprio all’insegna della concretezza è proseguito l’incontro. Con la costituzione di gruppi di lavoro, per “costruire” un programma concreto, frutto di un lavoro collettivo e vicino alle reali esigenze di chi vive Rovigo ogni giorno. Pochi proclami o disquisizioni sui massimi sistemi, molta sostanza, per fare sì che a ogni problema – e ce ne sono tanti – possa corrispondere una soluzione. Percorribile, a patto di avere passione, motivazione e voglia di impegnarsi.
Un gruppo di persone, quindi, che si metterà al lavoro mosso da istanza autentiche, naturali e per questo fortissime e reali. Come mettere un freno al degrado che sta colpendo varie zone della città, perché i nostri figli la possano vivere appieno e in sicurezza. O, anche, come è stato detto con efficacia, fare sì che Rovigo “continui a essere la nostra casa, dalla quale è bello staccarsi un attimo per un viaggio, ma è ancora più bello tornare”.