La festa provinciale del Pd è entrata nel vivo del dibattito politico

Andrea Martella, segretario regionale del Pd, a Stienta (Rovigo) ha parlato delle alleanze e delle prospettive elettorali in vista del 25 settembre prossimo. Da Calenda fino ai verdi di Bonelli, con esclusione dei 5 stelle  

STIENTA (Rovigo) – Debuttata il 4 agosto con l’incontro sui “diritti” durante il quale l’on. Alessandro Zan ha presentato il suo libro autobiografico “Senza paura, La nostra battaglia contro l’odio”, ieri sera la festa provinciale del Pd è entrata invece nel dibattito politico d’attualità con Andrea Martella. Il segretario regionale, ha parlato delle alleanze e delle prospettive elettorali in vista del 25 settembre prossimo. Sarà un’alleanza composita che coinvolgerà da Calenda fino ai verdi di Bonelli, con esclusione dei 5 stelle “…che stanno tornando alle posizioni barricadiere delle origini”. Non è possibile secondo i Dem stringere alleanze con chi ha fatto cadere Draghi. Il Partito democratico deve però diventare un “partito nazionale federalista che parli alla gente da Trento fino alla Sicilia, che sappia dare voce quando serve la realtà locale”. Sulla Lega c’è stata la critica ai “governisti” della linea Giorgetti e Zaia che, quando Salvini ha tolto la spina a Draghi, si sono subito allineati confermando che a governare quel partito sono gli estremisti, anche a costo di scontentare ampi settori del mondo cattolico e imprenditoriale. 

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Per quanto riguarda il Veneto, la non incandidabilità di Zaia per le prossime regionali “apre scenari inediti” rendendo la partita contendibile, nella misura in cui il centro sinistra presenti un programma e un candidato all’altezza della situazione.

Incalzato dal moderatore, Martella ha richiamato il partito provinciale “…a serrare le fila e gestirsi unitariamente nel territorio evitando lotte intestine per vincere le sfide elettorali”. A tutti è parso chiaro che il richiamo fosse indirizzato alla gestione di Angelo Zanellato (presente).

Diego Crivellari, avvicinato a margine della due giorni ha parlato della festa provinciale del Pd come di una splendida occasione per fare politica fra la gente, dichiarando la propria soddisfazione per la partecipazione riscontrata nelle prime due giornate.  

Paolo Forti invece ha ripetuto la convinzione che gli incontri-dibattito sono il sale della festa e un modo sano di fare politica. Alla domanda sulle possibili conseguenza dell’esclusione del M5stelle  dall’alleanza (anche alla luce del Rosatellum che premia invece le larghe intese), il capogruppo consigliare di Stienta coraggiosa taglia corto e dice: “Non riusciremmo a spiegare il motivo di un’alleanza di questo tipo…senza contare che perderemmo altri pezzi di alleanza”. Della serie meglio rischiare che svendere le posizioni.

Ugo Mariano Brasioli

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