ROVIGO – “La Cisl è un sindacato apolitico, che ascolta tutti e rivolge a tutti le proprie proposte, nella speranza che qualcuno dei candidati possa portare in Parlamento le istanze del territorio”. Con questa premessa il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha accolto nella sede di via Tre Martiri Nadia Romeo e Alberto Lucchin, candidati Pd alla Camera. “Il nostro non vuole essere un cahier de doleance, ma una prospettiva di idee e soluzioni”. Tre i punti messi a fuoco dal segretario Cisl: “Con la Provincia avevamo avviato un dialogo per rivitalizzare il tavolo per lo sviluppo del territorio. L’ultima nostra richiesta di incontro risale a giugno. A luglio ci hanno annunciato l’intenzione di convocarci. Quello che riscontriamo e la mancata volontà di fare sinergia sul territorio tra politica, impresa e parti sociali. Un tema di cui non si parla più è la Zls, anche se siamo ben consapevoli che per come è stata concepita non porterà grandi benefici al Polesine. L’ultima questione è la popolazione: la provincia di Rovigo ha tanti abitanti quanti la sola città di Padova e il tasso di anzianità più elevato e su questo va avviata una riflessione approfondita”.
La dirigenza della Cisl Padova Rovigo ha quindi portato all’attenzione dei candidati i temi che il sindacato giudica più urgenti nell’attuale situazione. Le difficoltà delle case di riposo, la mancanza di progettualità per i servizi dedicati agli anziani, la carenza di personale, le pensioni più basse del Veneto in un territorio che ha la più alta percentuale di over65, i cantieri non a norma e bloccati dalla mancanza di materiali, sui quali non c’è nessun controllo, l’aumento dei fallimenti nei settori del commercio e del turismo, con le relative ricadute in ambito occupazionale, la richiesta inascoltata di chiudere i negozi la domenica, il problema dell’occupazione irregolare nel settore agricolo e le contraddizioni di un territorio che vanta grandi eccellenze e una preoccupante percentuale di Neet.
Un tema quest’ultimo che sta particolarmente a cuore ad Alberto Lucchin, che lavora a Csv e si occupa di orientamento. “Che io vada a Montecitorio o rimanga qui – ha detto – continuerò ad occuparmi di questi problemi. Bisogna tornare a promuovere determinate professionalità, anche valorizzando gli Its e incentivandoli rispetto all’Università. Molto spesso ci si focalizza sull’aspetto remunerativo del lavoro, ma ci sono professioni più remunerative sul piano della soddisfazione personale e della qualità della vita. I giovani lo stanno comprendendo. Sono stato precario per anni e sono convinto che non si possa avviare una riflessione seria sulla denatalità senza affrontare questi temi”.
Nadia Romeo ha invitato a fare squadra per portare alla Camera un rappresentante del territorio. “Questo territorio è complesso, ma ricco di potenzialità. Abbiamo davanti sfide importantissime: il Pnrr, la Zls e i patti territoriali. Il tema della qualità del lavoro è fondamentale. Ci sono tante misure che in questi anni hanno dato un contributo al miglioramento, ma non sono sufficienti. Bisogna tagliare il costo del lavoro e aumentare gli sgravi per chi assume una donna. C’è tanto da fare anche nel campo della formazione, che va rivista, come l’alternanza scuola-lavoro. Anche il reddito di cittadinanza va rivisto, per non lasciare sole le persone, ma accompagnarle persone nel mondo del lavoro”.