La Casa della divina provvidenza riapre i battenti per i profughi bengalesi

Badia Polesine (Rovigo) si conferma comunità accogliente ed il sindaco ha sottolineato l’importanza civile e sociale di questa attività

BADIA POLESINE (Rovigo) – La Casa della divina provvidenza di via San Rocco (ex istituto fanciulli Sinti) riapre i battenti nel segno dell’accoglienza per ospitare profughi bengalesi, che verranno avviati al lavoro.

Ad annunciarlo è stato il sindaco Giovanni Rossi, a conclusione della seduta dedicata all’approvazione del bilancio consuntivo 2022.

Conclusa dunque nell’autunno scorso la parentesi dell’accoglienza delle ragazze minorenni non accompagnate, da qualche giorno è presente presso questa struttura, intitolata ad Ardiccio Tamassia e ora gestita dalla cooperativa Porto Alegre, una comunità bengalese di circa 30 giovani profughi.

Resteranno in questa struttura in attesa di essere avviati a corsi di lingua, di istruzione e di abilitazione professionale per poi essere inseriti come lavoratori probabilmente nelle campagne.

Naturalmente questa comunità di accoglienza è all’interno di quelle che sono le procedure dettate dalla Prefettura, quindi si tratta di profughi che seguono i canali ufficiali dello Stato attraverso le Prefetture, le Municipalità e gli enti di beneficenza.

Badia Polesine si conferma comunità accogliente ed il sindaco ha sottolineato l’importanza civile e sociale di questa attività che consentirà ai giovani ospitati di essere avviati a un lavoro serio e consapevole, “…e molto probabilmente anche sicuro e ben pagato”.

Ugo Mariano Brasioli

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