Iras Rovigo verso la privatizzazione: per la Lega il responsabile è (ancora) Gaffeo

Secondo Michele Aretusini se il Comune avesse pagato 3,2 milioni di euro ad Iras come richiesto da Lega e Pd la Regione non avrebbe messo a bando il servizio

ROVIGO – Ritorna sul tema Michele Aretusini, ex capogruppo Lega in consiglio comunale a Rovigo, per esternare il punto di vista del partito di Matteo Salvini dopo il comunicato inviato dalle liste Civica per Rovigo, Forum dei cittadini e Movimento 5 stelle (LEGGI ARTICOLO) che annuncia la richiesta di attendere l’esito delle elezioni amministrative prima di prendere decisioni sul futuro di Iras Rovigo da parte della Regione del Veneto che ha avviato la privatizzazione dell servizio.

“Quanto dichiarato permette di far capire il grado di spudoratezza con il quale si intende cercare di raccontare la realtà in modo diverso da quella che è: la richiesta di fermare la privatizzazione per aspettare il nuovo sindaco avrebbe potuto aver senso da qualunque parte, non da chi sostiene la ricandidatura di chi ha fatto finire tutto in un vicolo cieco” afferma Michele Aretusini, che aveva presentato una delibera sottoscritta anche dal capogruppo del Partito Democratico che avrebbe permesso di salvare l’Iras e di risolvere la questione evitando il contenzioso con una soluzione transattiva, bocciata però dalla maggioranza che sosteneva il sindaco Edoardo Gaffeo.

Aretusini per il gruppo Lega e Nello Chendi per il gruppo del Partito democratico chiedevano che il Comune di Rovigo erogasse 3,2 milioni di euro ad Iras dopo l’abbandono di Casa Serena. Questa somma, secondo loro, avrebbe consentito ad Iras di non ricercare altre risorse mettendo a gara il servizio socio assistenziale ai privati.

“Si dice, poi, che Iras è un patrimonio della città e si citano strumentalmente i lavoratori, dopo che per anni Gaffeo ha ribadito che la situazione patrimoniale di Iras non era un problema suo e ha ignorato gli appelli di lavoratori e sindacati. Si parla, infine, del rischio che Casa Serena diventi un vuoto urbano, condizione nella quale l’ha spinta solo e soltanto Gaffeo e le sue sbagliate valutazioni che proprio il Tar ha detto essere completamente errati. La conclusione è che si ritiene opportuno concedere ai nuovi amministratori della città la possibilità di riprendere un confronto, ma si omette di dire che se fosse rieletto Gaffeo non sarebbe possibile alcun dialogo”.

“È bene che la città sappia la verità – conclude Aretusini – perché le narrazioni della propaganda elettorale spesso possono portare a travisare la realtà. E la realtà è una e una sola: su Iras e su Casa Serena Gaffeo ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare e chiedere altri cinque anni per commettere altri sbagli sulla pelle degli anziani rodigini ospiti di Iras e su tutti i lavoratori che li assistono quotidianamente sembra veramente una presa in giro nei confronti della città che la città non merita”.

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