Iras Rovigo, la soluzione è dietro l’angolo

La Regione del Veneto si è assunta l'impegno di dialogare con il Comune di Rovigo per la risoluzione della convenzione di Casa Serena entro dicembre

ROVIGO – Si è dovuta interessare la Prefettura di Rovigo per coinvolgere l’attore che fino ad oggi era rimasto nell’ombra (LEGGI ARTICOLO), la Regione del Veneto che, dopo le parole di ottimismo spese dal presidente Luca Zaia in occasione della presentazione del proprio libro nei confronti del futuro di Iras, ha sempre dialogato per voce del proprio commissario straodinario.

Nella mattinata di venerdì 28 ottobre si è tenuta una riunione del tavolo prefettizio dedicato alla vertenza Iras, presieduto dal Prefetto di Rovigo Clemente di Nuzzo a cui ha partecipato anche l’assessore alla Sanità e Servizi sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin.

All’incontro hanno preso parte il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, il direttore generale della Ulss 5 Polesana Patrizia Simionato, il nuovo Commmissario straordinario di Iras Tiziana Stella (LEGGI ARTICOLO) e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

L’incontro in Prefettura a Rovigo per il futuro di Iras

“La riunione fa seguito ai precedenti incontri tenutisi in Prefettura relativi alla vertenza, e si è svolta all’insegna di un clima di rinnovata collaborazione tra le parti, teso all’individuazione di soluzioni concrete che possano consentire, in tempi certi e con celerità, di garantire la continuità dell’attività istituzionale di Iras” comunica la Prefettura.

Nei prossimi giorni si svolgeranno interlocuzioni dirette tra Comune di Rovigo ed Itas, mediante uno scambio di note, per l’individuazione degli strumenti che consentiranno, con il rientro della struttura di Casa Serena nella disponibilità dell’Amministrazione comunale, di assicurare ad Iras la liquidità necessaria per la prosecuzione delle proprie attività istituzionali, entro il prossimo mese di dicembre.

Il futuro di Casa Serena verrà peraltro garantito in una rinnovata cornice, con una progettualità di medio periodo da definire nella piena collaborazione tra Regione, Comune e ULSS, mediante l’utilizzo di capitali misti pubblici e privati, volta al rilancio e alla restituzione della struttura alla collettività, per il raggiungimento di un complesso insieme di finalità di interesse socio assistenziale.

L’assessore Lanzarin, in particolare, ha rappresentato che il programma di rientro di Iras non inciderà né sui servizi assistenziali forniti agli ospiti di Casa Serena, che continueranno ad essere erogati, né sugli attuali livelli occupazionali, in ciò incontrando l’apprezzamento dei rappresentanti sindacali, che hanno manifestato fiducia nella nuova gestione commissariale e rinnovato la propria disponibilità alla collaborazione.

Il Prefetto Clemente Di Nuzzo, che ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto, ha assicurato la costante attenzione della Prefettura per i successivi immediati sviluppi, a cominciare dalla attesa formalizzazione, nei prossimi giorni, degli impegni assunti al tavolo tra Comune e gestione commissariale dell’Iras, e ha fornito la piena disponibilità a riunire nuovamente il tavolo per favorire ogni forma di confronto e di accordo tra le parti.

Finalmente!” è stato il sentimento dei sindacati presenti all’incontro in Prefettura. “Al tavolo oggi abbiamo fortunatamente registrato un nuovo clima propositivo e collaborativo da parte di tutti i presenti, la giusta atmosfera per riuscire ad arrivare ad una soluzione della vicenda Iras che sia meno impattante possibile per i lavoratori, per gli ospiti e per la città” comunicano unitariamente Davide Benazzo, Franco Maisto e Cristiano Maria Pavarin per Cgil, Cisl e Uil che comunque insistono nel voler valutare il piano industriale (LEGGI ARTICOLO).

“Siamo usciti dall’incontro con molto più ottimismo rispetto a quello, per la verità molto scarso, con il quale eravamo entrati. Questo cambio di passo è finalmente una buona notizia e ringraziamo anche il Prefetto che con pazienza ha ricucito i fili di rapporti che sembravano vicini alla lacerazione.

Da parte nostra la richiesta è che venga considerato lo sforzo dei lavoratori in questi mesi e che si sgombri il campo dalle ipotesi di esternalizzazioni e compressioni dei diritti dei lavoratori. I dipendenti hanno sempre confermato di essere una risorsa preziosa, ancor più da valorizzare in futuro. Da qui bisogna partire” concludono le sigle sindacali.

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