Incontro pubblico al Ballarin: tra Manzon e Zeggio non c’è confronto

Tanti i contenuti espressi nelle risposte alle 10 domande redatte dal giornalista Ugo Mariano Brasioli dal palco del teatro di Lendinara

LENDINARA – Non un giudizio, ma una costatazione: i candidati sindaco di Lendinara, da una parte Francesca Zeggio, in continuità con l’azione amministrativa del sindaco uscente e non candidato Luigi Viaro, ad eccezione di Presenza Cristiana, dall’altra Sergio Manzon, sostenuto dal Pd di Stefano Borile e dal gruppo di attivisti di Moreno Ferrari, non si sono realmente “confrontati” perchè semplicemente, “non confrontabili”. Sul palco del teatro comunale Ballarin di Lendinara hanno “interpretato” due ruoli diversi, per l’appunto non confrontabili.

10 domande, uguali per entrambi, ricevute in anticipo, quindi con possibilità di approfondire le risposte con calma, ed una ultima domanda libera, contestata dal gruppo a supporto di Manzon, tanto da costringere il sindaco Viaro a salire sul palco per appurare l’infondatezza dell’accusa, tra l’altro offensiva per il giornalista che ha lavorato per garantire un confronto civile e corretto, insinuando che la domanda fosse stata concordata “pro Zeggio”. Una falsità.

Il casus belli è derivato dalla parola “comunità” tanto cara al sindaco uscente, che ha invitato tutti, cittadini e candidati, ad essere “costruttori di comunità”. La domanda sottoposta ai candidati da Ugo Mariano Brasioli verteva semplicemente su come loro avrebbero coniugato il concetto l’indomani della votazione. Apriti cielo.

Tornando alla cronaca della serata, la candidata Zeggio ha risposto alle domande con impegno e cercando di trasferire entusiasmo e passione nell’amministrare il Comune di Lendinara che le è proprio e che le ha fatto raccogliere un numero di preferenze senza eguali in provincia di Rovigo alle scorse elezioni amministrative, il candidato Manzon, invece, ha risposto con ricchezza di contenuti, senza particolare trasporto, e senza mai distogliere gli occhi dai fogli scritti contenenti le risposte.

Un confronto (LEGGI ARTICOLO), appunto, che già dalle prime battute ha perso di interesse anche tra il pubblico, vista la mancanza di verve. C’è chi ha abbandonato anzitempo, chi si è dispiaciuto “per aver perso del tempo”, chi, tutto sommato, si è ritenuto soddisfatto.

L’incontro pubblico, invece di aggiungere quel pizzico di pepe utile in tutte le tornate elettorali, ha sortito l’effetto opposto, tanto che un cittadino uscendo ha dichiarato: “se proprio avesse voluto entrare in consiglio comunale (riferito al candidato sindaco Manzon) non capisco perchè non abbia chiesto di entrare in lista con Francesca (Zeggio)”.

Insomma, a Lendinara, occasione di confronto persa.

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Di seguito l’elenco delle domande sottoposte ai candidati:

I candidati si presentino liberamente, dicano quali sono le spinte che li portano a competere per la poltrona di sindaco, identifichino il carattere civico delle loro liste e perché gli elettori dovrebbero scegliervi.

In che modo la fusione e l’unione dei comuni possono influire sull’efficienza amministrativa e sulla gestione delle risorse economiche?

Oggi più che mai si parla di “rete di relazioni”, nella programmazione, in un concetto di “area vasta”. Ne suo programma si sottolineano più volte i valori della “collaborazione” e della “responsabilità”. Come pensa d’intervenire per ottimizzarle a livello inter-Istituzionale e con i cosiddetti Enti di secondo grado (A.T.O. acqua e rifiuti, Gal, Consvipo, ecc.)?

Secondo Lei, Quali sono le cause principali della crisi del commercio a Lendinara e quali misure possono essere adottate dalle autorità locali per rivitalizzare l’economia locale, sostenere i negozi e le attività imprenditoriali e commerciali cittadine?

I cambiamenti climatici e la transizione ecologica coinvolgono anche i Comuni, imponendo delle scelte che incidono sull’economia locale. Quali sono le Sue proposte per la salvaguardia del territorio, la mitigazione delle criticità, la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico salvaguardando il bilancio comunale?

Quali strategie possono adottare le amministrazioni locali per migliorare e ampliare i servizi offerti senza aumentare le tasse ma garantendo contemporaneamente una gestione sostenibile delle risorse pubbliche?

Nei Vs. programmi definite le politiche sociali come il “primo pilastro” di un’Amministrazione. Nel concreto quali risorse saranno poste in campo per giovani, famiglie, anziani, indigenti e disabili?

Quali strategie intende adottare per garantire un rapporto costruttivo ed inclusivo con la minoranza, assicurando che tutte le voci siano ascoltate e che si lavori insieme per la comunità?

Lendinara “Città ospitale”: Chiederei quali siano le Vostre proposte per migliorare l’accoglienza, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo turistico- culturale?

Appello al voto

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