Cgil e Uil Rovigo manifestano davanti alla Prefettura nella giornata di sciopero nazionale contro le morti sul lavoro nei settori edile e metalmeccanico

ROVIGO – “Abbiamo portato all’attenzione del Prefetto le nostre proposte, da trasmettere al Governo e abbiamo trovato, come sempre, attenzione sul tema” affermano i segretari confederali di Cgil Pieralberto Colombo e di Uil Gino Gregnanin.

“Basta morti sul lavoro! Lavoriamo per zero morti sul lavoro, come da anni chiediamo” il motivo dello sciopero nazionale odierno, di mercoledì 21 febbraio, nei settori edile e metalmeccanico, declinato a livello provinciale davanti alla Prefettura di Rovigo.

“La nostra Provincia, in Veneto, per altro è tra quelle in cui, in rapporto alla popolazione in età da lavoro, è più alta l’incidenza di infortuni sul lavoro” sottolineano i sindacati che anticipano l’impegno a riconvocare nelle prossime settimane il “Tavolo su salute e Sicurezza e legalità” creato e coordinato dal Prefetto Clemente Di Nuzzo e che coinvolge tutte le parti sociali e gli enti competenti.

I sindacati Cgil e Uil chiedono che si attui davvero e per intero il protocollo di sicurezza, sottoscritto con la Regione Veneto, che prevede anche un potenziamento degli organici degli enti preposti alla vigilanza, non solo a fini repressivi ma anche a fini di prevenzione.

Insistono inoltre sulla patente a punti per le aziende edili e metalmeccaniche, che premi il rispetto delle norme sulla salute e la sicurezza, oltre che un investimento vero sulla cultura della sicurezza, a partire dalle scuole.

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