In Prefettura si è discusso della carenza di personale nel Carcere di Rovigo

Le Organizzazioni Sindacali sono state ricevute del Prefetto Clemente Di Nuzzo, presente anche il direttore della casa circondariale, Bernardo Ponzetta

ROVIGO – Nella mattinata di venerdì 30 giugno, il Prefetto di Rovigo, Clemente Di Nuzzo, ha incontrato il direttore della casa circondariale di Rovigo, Bernardo Ponzetta e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fp-Cgil Penitenziari, Cisl Fp. Uila Pa, Sappe, Osapp, Sinappe, Uspp, Alsippe.

Al centro del confronto – richiesto dai sindacati – l’attuale situazione della Casa Circondariale di Rovigo.

In particolare, è stata posta l’attenzione sulla grave carenza di personale della polizia penitenziaria, soprattutto in rapporto all’elevata percentuale di detenuti in regime di alta sicurezza. 

La presenza di questa tipologia di detenuti determina un particolare aggravio di lavoro per il personale della Polizia Penitenziaria, costringendo gli operatori a turni di lavoro particolarmente gravosi.

In relazione, a ciò i sindacati hanno rappresentato l’esigenza di un incremento della dotazione di personale, anche in previsione di prossime immissioni in servizio di nuovi operatori di Polizia Penitenziaria.

A tal riguardo, il Prefetto nel prendere atto delle criticità esposte, si è riservato di portare la situazione all’attenzione delle sedi competenti. Quello del carcere è un problema cronico (LEGGI ARTICOLO), da mesi i Sindacati sollevano la questione, senza dimenticare le numerose aggressioni subite dai detenuti.  

Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia dopo la visita alla struttura di Rovigo del 14 aprile, aveva promesso la riclassificazione della struttura (LEGGI ARTICOLO).

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