ROSOLINA (Rovigo) – Lunedì 20 gennaio 2025, alle ore 21:00, si è svolto un incontro civico presso la sala civica del Comune di Rosolina, organizzato dai consiglieri comunali Francesco Biolcati, Mirella Paparella, Tiziano Zago e Franco Vitale. L’evento ha visto la partecipazione di oltre settanta cittadini e rappresentanti dei comuni del Delta del Po, tra cui Rosolina, Porto Viro, Corbola e alcuni consiglieri di Adria.
L’incontro ha offerto un’importante occasione di confronto sul progetto di costruzione di un impianto di recupero fanghi di depurazione a Loreo. Francesco Biolcati, capogruppo di minoranza a Rosolina, ha aperto la serata illustrando le caratteristiche del progetto, le sue dimensioni, e i potenziali rischi per l’ambiente, la salute e l’economia locale.
Durante la serata, il biologo Devis Casetta, membro del comitato scientifico di Legambiente, ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche dei fanghi di depurazione e i rischi legati al loro trattamento. Mattia Donadel, presidente dell’associazione ambientalista Opzione Zero, ha esposto diverse criticità ambientali connesse a progetti simili.
I partecipanti hanno espresso unanime contrarietà al progetto attraverso numerosi interventi e richieste di chiarimento. Biolcati ha dichiarato: “Abbiamo fatto tutto il possibile per informare e discutere con la cittadinanza, cosa che non era mai stata fatta da quando il progetto è stato presentato nel 2023. Parliamo di un impianto che gestirà circa 60.000 tonnellate di fanghi all’anno, pari a circa il 40% del totale dei fanghi attualmente trattati in Veneto, con un passaggio di circa 25 camion al giorno. Questo comporta rischi di rilascio di Pfas e altre sostanze chimiche. Mi chiedo come sia stato possibile che nessuno ne abbia parlato.”
La critica all’Ente Parco, che ha concesso il nulla osta alla costruzione dell’impianto nella zona di transizione della biosfera Mab Unesco, è stata chiara. Biolcati ha evidenziato: “Questo potrebbe mettere a rischio il riconoscimento Unesco per il Delta del Po. L’Ente Parco non ha mai informato adeguatamente la cittadinanza.”
Concludendo, Biolcati ha sottolineato la necessità di ulteriori iniziative pubbliche e partecipate per sensibilizzare la Regione Veneto: “Ora raccogliamo il mandato dei cittadini e degli amministratori per continuare a informare e a organizzare iniziative contro questo insediamento non accettabile per il nostro territorio.”