Il rammarico di Graziano Azzalin per le dimissioni di Gaffeo

"I numeri in consiglio ci sarebbero stati, dopo il comunicato del Pd di rovigo (di cui non faccio parte) si poteva discutere" afferma l'ex capogruppo che è anche vicepresidente della Provincia di Rovigo

ROVIGO – Dopo le dimissioni da sindaco annunciate e protocollate al Comune di Rovigo da parte di Edoardo Gaffeo (LEGGI ARTICOLO), interviene il consigliere comunale del Gruppo consiliare Pd Graziano Azzalin, ex capogruppo di inizio consiliatura, eletto in Provincia con la maggior cifra elettorale che gli è valsa la nomina a vicepresidente di Palazzo Celio.

Provo grande rammarico per come si è interrotta questa esperienza amministrativa, sulla quale avevo scommesso e creduto, investendo politicamente, dedicando tempo e impegno e rimanendo sempre leale” dichiara Azzalin.

“In politica, come nella vita, quando si rompe un matrimonio, (e quello tra Gaffeo e il Pd era in crisi da tempo), ci sono sempre accuse reciproche, ma il peso più pesante ricade sempre sui figli, che subiscono la decisione dei genitori. Spesso, proprio per il bene dei figli, si possono cercare delle soluzioni transitorie. I problemi che ha questa città sono molteplici, tante cose in itinere e diverse opere del Pnrr sono ancora da iniziare e l’assenza di un’Amministrazione – anche solo per uno scorcio di consiliatura – di certo non aiuta. Anzi crea problemi ulteriori.

Per quanto riguarda il comunicato del Pd, come è noto da due anni non faccio più parte del partito essendone stato escluso. La scelta presa dal circolo di uscire dalla maggioranza pur garantendo un appoggio tecnico all’amministrazione, l’ho saputo solo a tarda sera dai giornali, il mattino seguente poi, senza che fosse nemmeno convocato un incontro coi consiglieri che hanno sempre garantito il sostegno, si è appreso da una conferenza stampa delle dimissioni presentate dal Sindaco.

Dico questo, perché personalmente sono stato spiazzato dalla decisione del Sindaco di dimettersi, forse avrebbe fatto bene a venire in consiglio e confrontarsi anche con chi lo ha sempre sostenuto, i numeri, come si è visto nell’approvazione del bilancio di previsione, qualche settimana fa, non gli erano certo avversi. Vorrei sottolineare che per l’approvazione di questo atto fondamentale, assieme a una parte del gruppo del Pd e nell’interesse della città, evitando l’esercizio provvisorio, ci siamo spesi con lealtà e coerenza nel sostenere e approvare le proposte dell’amministrazione” conclude il consigliere Azzalin che, con lo scioglimento del consiglio comunale ed il commissariamento prefettizio, dovrà lasciare anche il ruolo in Provincia.

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