Il Polesine piange Giulia Cecchettin, arrestato in Germania l’ex fidanzato

Uccisa a coltellate e gettata in un dirupo in Friuli. La nonna paterna di Rovigo e lo zio piangono la scomparsa dell’amata nipote Giulia

SAN MARTINO DI VENEZZE (Rovigo) – “Con profonda tristezza e sgomento, esprime cordoglio per la tragica perdita di una giovane vita, Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio. In questo momento di dolore, la Comunità si unisce nell’affetto verso la famiglia di Giulia, offrendo il nostro sostegno e la nostra solidarietà”. Sono le parole della Sindaca di San Martino di Venezze, Elisa Sette “Il femminicidio è un atto orribile, che non solo strappa via una vita, ma segna indelebilmente il tessuto della nostra società. Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza di genere e ci impegniamo a combatterla in tutte le sue manifestazioni. La vittima, con i suoi sogni e la sua individualità, rappresentava una parte di noi stessi, e la sua perdita ci tocca profondamente.

Come Comunità, dobbiamo essere uniti contro la violenza di genere, promuovendo la consapevolezza, educando sul rispetto reciproco e sostenendo le vittime.

Invito tutti voi a riflettere sul significato di questa tragedia e a prendere parte attiva nella lotta contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza”.

A Rovigo Giulia (che un anno fa aveva perso la mamma) tornava ancora, a trovare la nonna Carla Gatto che vive a Beverare, pittrice nota, socia del locale Circolo di Arti Figurative e lo zio paterno, che abita a San Martino di Venezze. Una tragedia che scosso il Polesine dove la famiglia è molto conosciuta.

Giulia Cecchettin, è stata trovata senza vita sabato 18 novembre, dopo una settimana di ricerche da un’unità cinofila della Protezione civile che perlustrava un canalone tra Piancavallo e il lago di Barcis, in Friuli. La 22enne di Vigonovo (Venezia) doveva laurearsi giovedì 16 novembre scorso in Ingegneria biomedica. Giulia aveva lasciato Filippo Turetta dopo meno di un anno, ma il giovane non riusciva ad accettarlo. L’ultima maledetta uscita insieme sabato 11 novembre e la tragedia. 

Una prima aggressione ripresa da una telecamere di una ditta di Fossò (Padova), dove i Carabinieri lunedì 13 novembre avevano repertato le chiazze di sangue, una ciocca di capelli, e un pezzo di nastro adesivo. L’area interessata è tra il Tacchificio Coccato e lo stabilimento calzaturiero di Christian Dior piena zeppa di telecamere.

I Carabinieri in casa dei genitori del ragazzo, a Torreglia (Padova), hanno sequestrato il computer ed altri elementi, è indagato per omicidio. Da quando è scattato l’allarme sulla scomparsa dei due giovani è partita una gigantesca ricerca che ha coinvolto a vari livelli tutte le forze dell’ordine del Nord Est.

Per una settimana intera la targa della Grande Punto nera ha fatto il giro di social e televisioni, in un accorato appello globale a segnalare la presenza del mezzo a chiunque lo riconoscesse. L’ultimo frame è arrivato dall’Austria, dove domenica scorsa i sistemi di controllo stradale hanno fotografato il passaggio della Grande Punto a Lienz e in Carinzia. Domenica 19 novembre la fuga di Filippo Turetta è finita, è stato arrestato in Germania.

“Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia Cecchettin sia dichiarato il lutto regionale.

Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto – l’annuncio del Governatore Luca Zaia – si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene.

Il dolore e lo sgomento coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile, che abbiamo imparato a conoscere anche dai racconti di chi più le era vicino”.

Prima del match di rugby tra Borsari Badia e Petrarca Padova (campionato di Serie A) i due capitani hanno donato due mazzi fiori a due giovani ragazze del pubblico, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giulia. Sempre domenica 19 novembre, a San Martino di Venezze, prima della partita di Promozione del Pettorazza, un’amica di Giulia ha letto una lettera commovente, mentre domenica sera a Rovigo, con il sindaco Edoardo Gaffeo in testa, è stata organizzata una fiaccolata in Gran Guardia in piazza Vittorio Emanuele II.

Per lunedì 20 novembre il provveditore scolastico di Padova e Rovigo Roberto Natale ha sollecitato un momento di riflessione in tutte le scuole polesane.

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