Da galleria Ballotta la decisione di contribuire alla guida della città al fianco del sindaco Edoardo Gaffeo. La proposta di Nello Chendi è di natura istituzionale: le presidenti di commissione vengano nominate assessori

ROVIGO – E’ stato il motivo di rottura tra chi, come il segretario locale Giacomo Prandini, ha fatto di tutto per cercare di mettere i bastoni tra le ruote all’azione amministrativa del sindaco Edoardo Gaffeo e chi, invece, ha cercato di fare politica a beneficio di una città i cui cittadini non meritano certo di essere annoiati da beghe e personalismi di partito (LEGGI ARTICOLO).

L’ingresso in giunta con due assessori del Pd è stato sancito dalla riunione della segreteria del Partito democratico che ha cambiato la decisione assunta qualche mese fa quando, spinti dai segretari locale e provinciale, a mezzo di veline inviate alla stampa, si diceva che la giunta doveva essere rimaneggiata, si doveva dare rappresentanza al Pd, subito ed a tutti i costi, pena la perdita di un pezzo di maggioranza. Alla risposta del sindaco che disse: “Prima il bilancio di fine anno e poi ne parliamo” la segreteria Pd di Rovigo dichiarò che “non ne sarebbe valsa la pena, avrebbero atteso la fine del mandato per poi archiviare l’esperienza deludente della guida del professore” avendo già bene in mente il nome del prossimo candidato sindaco di Rovigo.

Sarà l’aria di congresso, sarà la consapevolezza che il sindaco Gaffeo, dopo aver già rassegnato le dimissioni per poi ritirarle sulla base di un impegno sottoscritto dai consiglieri del Pd e la richiesta di finire la consigliatura, non teme mezzucci e simil intimidazioni, fatto sta che questa volta da galleria Ballotta sembra che il partito abbia “messo la testa a posto” decidendo di occupare, legittimamente, quello spazio politico che si è venuto a creare con le dimissioni dell’assessore Patrizio Bernardinello, prima, e di Erika Alberghini recentemente (LEGGI ARTICOLO).

Il capogruppo Pd in consiglio comunale Nello Chendi ha insistito per “lavorare insieme alla amministrazione Gaffeo” ed è riuscito ad ottenere il risultato di comunicare al primo cittadino la volontà del Pd di entrare in giunta.

Nei prossimi giorni la direzione si riunirà ancora in quanto la proposta avanzata da Chendi, spersonalizzata e squisitamente politica, non ha trovato immediato accoglimento, ma gli ostacoli tipici di una visione divisa e divisiva sui nomi.

Chendi ha proposto al partito di entrare in giunta in maniera istituzionale, con chi già rappresenta il Pd a palazzo Nodari al meglio, ovvero le due presidenti di commissione consiliare, tra l’altro le candidate più votate dai cittadini escludendo i “veterani” come Graziano Azzalin, vice presidente della Provincia, Nello Chendi, Nadia Romeo, presidente del consiglio comunale di Rovigo.

Proprio Azzalin, osteggiato dal proprio partito a tal punto da vedersi sospesa la possibilità di votare al congresso per la segreteria nazionale, giudica comunque positivo il contributo politico di Chendi che ha fatto fare retromarcia al partito. “Un partito eletto per amministrare come il Pd che si è presentato a sostegno della candidatura a sindaco di Edoardo Gaffeo deve assumersi la responsabilità diretta del governo della città – dichiara il vice presidente della Provincia – La volontà di entrare in giunta rientra nei doveri di chi è stato votato dai cittadini“.

La proposta di indicare al sindaco le nostre presidenti di commissione, Giorgia Businaro e Benedetta Bagatin – afferma Chendi – proviene dall’unico modo che il partito ha per esprimere la propria volontà a lavorare insieme. Non chiediamo posti per Tizio o Caio, diciamo semplicemente che come abbiamo lavorato finora in commissione lo faremo in giunta“.

Pensando alle consigliere che potrebbero ricoprire l’incarico di assessore Chendi aggiunge: “Nessun dubbio sulla possibilità di fornire un contributo di qualità alla giunta e la consapevolezza che, con le dimissioni di Businaro e Bagatin da consigliere il partito migliorerebbe anche la rappresentanza in Provincia – conclude Chendi – visto che da consigliere provinciale uscente Businaro farebbe entrare a palazzo Celio la sindaca di Ariano Polesine Luisa Beltrame al suo posto”.

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