ROVIGO – Valeria Cittadin, sindaco del Comune di Rovigo e legale rappresentante del socio di maggioranza assoluta della società Ecoambiente srl, che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Rovigo, ha chiamato a raccolta una trentina di colleghi sindaci e soci, una quindicina in presenza ed altrettanti in collegamento, per discutere dell’opportunità offerta dall’amministratore delegato della società Adriano Tolomei affidata al neo sindaco Cittadin (LEGGI ARTICOLO) di rimettere il mandato di Ad nelle sue mani. Il Cda in carica scade il prossimo anno, nel 2025 con l’approvazione del bilancio consolidato 2024, ma Tolomei, vista la doppia nomina ricevuta dall’ex sindaco Gaffeo, si è reso disponibile a lasciare il passo per poter agevolare nelle nomine la neo eletta prima cittadina di Rovigo Cittadin.
All’incontro, organizzato da Cittadin nella sala consiliare del Comune di Rovigo, hanno partecipato anche i segretari provinciali di Forza Italia, il deputato Piergiorgio Cortelazzo, ed della Lega Guglielmo Ferrarese, anche presidente di Ater, ma anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari ed il presidente di Ecoambiente Pier Paolo Frigato. La presidente di Fratelli d’Itala Valeria Mantovan, di ritorno da Roma, era invece impegnata con la propria giunta a Porto Viro per discutere della sua nomina come assessore regionale, che dovrebbe accettare nelle prossime ore (LEGGI ARTICOLO).
Cittadin, accompagnata dal suo consigliere Tiziano Menon e dal vicesindaco Andrea Bimbatti, sembra intenzionata ad approfittare dell’opportunità offerta da Tolemei di surrogarlo con un nome che proporrà Fratelli d’Italia, ma la questione del nome dell’amministratore delegato, prerogativa che spetta al Comune di Rovigo, non è stato oggetto dell’incontro.
Tre i temi dell’incontro, suggellati da un documento condiviso tra i sindaci presenti che verrà presentato a tutti i soci in occasione dell’assemblea di approvazione del bilancio che si terrà, probabilmente, il prossimo 5 agosto.
Il primo tema riguarda il superamento della mancanza del presidente dell’assemblea che esercita il controllo analogo sulla società, un tempo Vinicio Piasentini, che impediva la convocazione dell’organo di controllo. Mancando il presidente, una decina di soci si sono resi disponibili a firmare l’autoconvocazione dell’assemblea e la trentina di “teste” vicine al sindaco di Rovigo dovrebbero garantire l’esito di quanto verrà portato all’attenzione dei soci.
Il secondo problema riguarda l’approvazione del bilancio predisposto dal Cda di Ecoambiente e che deve essere votato dai soci, il terzo riguarda la votazione del budget della società, un passaggio fondamentale verso i creditori, ovvero le banche, visto che Ecoambiente gode di circa 24 milioni di euro di affidamenti.
Il budget della società, ovvero la sua capacità di spesa, rientra tra le informazioni che i creditori pretendono da Ecoambiente essendo la società soggetta a “covenant di natura patrimoniale”, ovvero una serie di clausole che mirano a contenere l’utilizzo della leva finanziaria da parte dell’impresa, prevedendo l’obbligo del mantenimento del rapporto tra debito netto e capitalizzazione di bilancio – somma di debito e patrimonio netto – al di sotto di una determinata soglia.
L’approvazione del budget rientra quindi nelle garanzie che Ecoambiente presta ai creditori per non poter peggiorare la sua situazione debitoria.
Sullo sfondo le critiche dei sindaci alla gestione di due aspetti societari, entrambi legati al passaggio alla tariffa puntuale per le famiglie e le attività utenti di Ecoambiente: il primo riguarda l’aumento delle tariffe rifiuti, il secondo la qualità del servizio reso sul territorio, migliorabile secondo i sindaci soci.
“Non si riusciranno a fare miracoli con il cambio dell’amministratore delegato in un anno soltanto di lavoro – hanno dichiarato gli intervenuti all’uscita dell’incontro in Comune – ma sarà sicuramente utile per cambiare il passo della gestione della società in vista del rinnovo completo del Cda previsto nel 2025”.
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