Il cambiamento a Rovigo: Cittadin, un sindaco tra le persone

Prima intervista al nuovo sindaco di Rovigo che assicura un cambio nella gestione dei rapporti con tutti i cittadini, compresi quelli di frazioni e quartieri

ROVIGO – Camminando verso palazzo Nodari per ricevere le congratulazioni del commissario prefettizio Gianfranco Tomao (LEGGI ARTICOLO) la neo sindaco di Rovigo risponde alle domande.

Noi siamo il cambiamento era lo slogan del programma, a quale cambiamento si riferisce?
Un cambio di modalità: si parte dalla volontà di parlare con i cittadini e di non calare le scelte dall’alto, e mi riferisco sia al cittadino comune che al cittadino portatore di interesse come l’imprenditore o il commerciante.

Mi riferisco anche ai cittadini che vivono nei nostri quartieri o nelle frazioni che si sono sentiti abbandonati. Penso anche al valore politico della nostra coalizione, di un messaggio di unità per un centrodestra che si è dimostrato coeso attorno ad un programma,condiviso oltre i contributi personali.

Un cambiamento importante nel metodo di stare vicino alle persone.

Per quanto riguarda la giunta?
Veramente non ho ancora pensato all’organigramma, prenderó in considerazione le competenze, i giovani, consulterò i partiti tutti e la mia lista civica. Sono certa riusciremo a trovare “una quadra” in tempi molto brevi.

Direi che in 10-15 gg riusciremo a presentare la nostra visione di città. Primo atto sarà quello di venire a conoscere le persone che lavorano per tutti noi cittadini di Rovigo e quindi penso al personale di palazzo Nodari.

Ringraziamenti?
In cima alla lista i componenti delle liste che hanno sostenuto la mia elezione a sindaco di Rovigo, sia quelli eletti che quelli non eletti. Assicuro loro che la fiducia è ben risposta, saremo dei veri interlocutori.

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