Con il risultato di oggi, il Veneto arriva a 18 riconoscimenti Unesco conquistando il record nazionale. Luca Zaia: “Si aprono nuovi scenari, lanciamo promozione e sviluppo”

PADOVA – “E’ una grande giornata per i nostri Colli Euganei: oggi hanno conquistato il riconoscimento Unesco. Sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità (Mab): luoghi esemplari in cui lo sviluppo economico, sociale e culturale è sostenibile e trae giovamento dal rispetto dell’ecosistema e della biodiversità. Sono luoghi vivi e unici al mondo, in cui è possibile assicurare uno sviluppo eco-compatibile e un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici. Con il risultato di oggi, il Veneto arriva a 18 riconoscimenti Unesco conquistando il record nazionale: 9 siti patrimonio materiale (da Venezia a Verona, da Vicenza a Padova, dalle Dolomiti a Conegliano e Valdobbiadene, dai siti palafitticoli alle opere di difesa veneziane), 5 patrimoni immateriali (Arte delle perle di vetro, Tocatì, Transumanza, Muretti a secco, Opera lirica), 4 riserve Mab (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, Colli Euganei). Per i Colli ora si aprono nuovi scenari, siamo pronti ad un grande progetto di promozione e sviluppo”. 

Così il presidente della Regione del Veneto annuncia l’esito dell’incontro del Consiglio intergovernativo dell’Unesco riunito in questi giorni ad Agadir in Marocco, che ha decretato l’iscrizione del sito veneto dei Colli Euganei nella Lista Mab dell’Unesco. 

La decisione è stata presa all’unanimità dai delegati dei 35 Stati membri del Consiglio intergovernativo in rappresentanza degli oltre 180 Stati parte del programma Mab dell’Unesco. La rete delle Riserve mondiali Mab Unesco si compone di 748 siti in tutto il mondo di cui 20 in Italia. 

“La candidatura dei Colli Euganei è stata avanzata a settembre 2023 dal presidente del Comitato Nazionale Mab Unesco, professor Pier Luigi Petrillo che ringrazio- ricorda il presidente Zaia-. Nel documento si evidenziavano le caratteristiche dei Colli Euganei che vantano un paesaggio spettacolare caratterizzato da un gruppo di 81 pittoresche colline vulcaniche di altezza variabile da 300 metri a 600 metri nella Pianura Padovano-Veneta a sud-ovest della città di Padova, tra cui il Monte Venda, la collina più alta della regione, oltre a centri termali e a una rigogliosa pianura agricola con numerosi uliveti e vigneti.   Il dossier, promosso dal Parco regionale dei Colli Euganei, è stato seguito passo dopo passo dalla Regione Veneto che ha sempre creduto in questo progetto”.

La riserva Mab Unesco dei Colli Euganei è il più grande bacino termale d’Europa, con una superficie di circa 23 km2. L’area totale del sito ora iscritto nella lista dell’Unesco è di 34.090ha, comprendente sei aree centrali che coprono una superficie di 2.980,51ha o l’8,74% del sito proposto, zone cuscinetto che coprono un totale di 5.331ha e rappresentano il 15,21% dell’area, e aree di transizione che coprono 25.925ha e corrispondono al 76,05% del territorio totale del sito. 

Il Programma Mab Unesco (Man and the Biosphere Programme) nasce nel 1971 come programma intergovernativo volto a fornire basi scientifiche alle azioni di impulso all’uso sostenibile e razionale, oltre che alla conservazione, delle risorse della cosiddetta “biosfera”, incoraggiando, allo stesso tempo, formule equilibrate di gestione nel rapporto uomo/ambiente a livello globale.

“Ringrazio – aggiunge l’assessore Cristiano Corazzari – il presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin, ente proponente della candidatura per l’importante lavoro svolto, e tutti i soggetti che hanno creduto in questo progetto, raccontando al mondo l’unicità del territorio dei nostri Colli Euganei, area che vanta un ricco patrimonio naturale e culturale legato alla sua storia vulcanica e alle sue acque termali”.

“I Colli Euganei hanno ottenuto il riconoscimento Biosfera Mab Unesco, un marchio prestigioso e di caratura internazionale, cui hanno contribuito pure gli agricoltori, primi custodi di un’area di grandissimo pregio”. Così il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato, subito dopo l’annuncio del responso: “L’agricoltura non è soltanto produzione di eccellenze, ma anche salvaguardia e valorizzazione dei paesaggi. Crediamo che questo risultato vada condiviso con la Regione, l’ente Parco, le quindici amministrazioni interessate, le associazioni e pure le centinaia di imprenditori agricoli che da sempre si dedicano con passione ad un territorio tanto meraviglioso quanto fragile”. Ora comincia una nuova fase: “Siamo tutti chiamati a fare squadra affinché i Colli siano i primi protagonisti di un turismo lento, rispettoso dell’ambiente e delle attività agricole. Le eccellenze quali i vini e l’olio rappresentano, infine, delle opportunità da sviluppare costantemente, in maniera sostenibile”.

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