I cittadini bocciano la fusione tra Guarda Veneta e Polesella

Nulla da fare per la nascita di Polesella Veneta: da una parte manca il quorum, a Guarda Veneta hanno vinto i No

ROVIGO – A Polesella il referendum per la fusione con Guarda Veneta non raggiunge il quorum del 30% e si ferma al 27% dei votanti, contando anche i residenti all’estero, ma il sindaco Leonardo Raito è rimasto comunque fiducioso del risultato di Guarda Veneta in quanto i “suoi” cittadini hanno promosso la nascita di Polesella Veneta con oltre il 75% dei consensi. L’attesa è stata delusa alle 17 di lunedì 30 ottobre dal risultato di Guarda Veneta, dove il quorum è stato di oltre il 47%, con la vittoria del No per 257 contro 207 Sì.

Polesella Veneta (LEGGI ARTICOLO) non nascerĂ  nemmeno con questo referendum che riportava due notivĂ  importanti rispetto alle precendenti tornate referendarie: la prima consultazione con il quorum abbassato dal 50 al 30 per cento, per facilitare la validitĂ  della consultazione; inoltre, il nuovo Comune frutto della fusione avrebbe ricevuto non piĂą 10 anni di contributi statali, ma 15, ben cinque anni in piĂą.

In caso di vittoria dei Sì, sarebbero arrivati milioni di euro l’anno di contributi statali per 15 anni a cui si sarebbero aggiunti i contributi straordinari erogati dalla Regione, che prevede anche un contributo “una tantum” per la riorganizzazione dei servizi di ogni nuovo Comune.

Profonda la delusione del sindaco di Guarda Veneta Erminio Colò: “Nel mio Comune hanno vinto i No, incredibile… Abbiamo spiegato le cose chiaramente, le difficoltĂ  di una piccola amministrazione nel fornire i servizi, i vantaggi che sarebbero derivati, ma incredibilmente guido una popolazione vittima di paure infondate, attaccate ad un campanilismo che non ha senso, sensibile a delle sirene che invocavano una perditĂ  di identitĂ  con la fusione“.

Incredulo del risultato Colò conferma che la sua amministrazione arriverĂ  a fine mandato ed esclude un suo possibile ulteriore impegno: “GiĂ  nel 2014 avevo detto, questa è l’ultima volta, poi nel 2019 mi sono messo a disposizione per il quarto mandato da sindaco, adesso è davvero giunta l’ora di lasciare i problemi che verranno ad altri“.

“Come giunta comunale di Polesella in primo luogo vogliamo ringraziare di cuore quei 913 cittadini che si sono recati alle urne, partecipando attivamente alla vita democratica del paese. Riteniamo significativa la percentuale di “sì” alla fusione, che ha superato il 75%. Per la seconda volta, Polesella si schiera a favore, con decisione di un percorso virtuoso che avrebbe potuto portare alle due comunità importanti risorse, impensabili per gli attuali bilanci”.

E’ il commento, “a caldo” dell’amministrazione comunale di Polesella, sindaco Leonardo Raito e assessori, al risultato della consultazione, che ha visto il progetto di fusione non passare, in primo luogo per la maggioranza di “no” registrata a Guarda, il Comune che, fondendosi a Polesella, avrebbe dovuto dare origine a “Polesella Veneta”.

“Ora – chiude il sindaco Raito, con i suoi assessori – lo scenario verosimile vedrà la Regione calare dall’alto le fusioni; una procedura che, però, comporterà la perdita di quegli incentivi economici che una scelta volontaria avrebbe consentito di ottenere e di incanalare per il bene e il rilancio delle due comunità. Spiace, certamente, ma la decisione dei cittadini va rispettata”.

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