Gruppo Lega contro Gaffeo: Anziani sfrattati per risparmiare sulle utenze degli alloggi

Grida allo scandalo la denuncia lanciata da Michele Aretusini per lo sgombero di Casa Serena: sarebbe stata una richiesta del Comune di Rovigo per non farsi carico dei costi energetici degli appartamenti

ROVIGO – “Siamo sconvolti. Noi, in sede di consiglio comunale, abbiamo dato mandato all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Edoardo Gaffeo di cercare in ogni modo di salvare l’Iras, non certo di pretenderne lo sgombero, inviando lettere che sollecitano gli anziani residenti negli ‘appartamenti’ di Casa Serena a trovare un’altra sistemazione entro un mese. Purtroppo, dai nostri approfondimenti, è esattamente quello che ci risulta abbia chiesto all’ente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, per accettare la restituzione dello stabile di Casa Serena”.

Lo afferma Michele Aretusini, capogruppo della Lega in consiglio comunale insieme ai colleghi consiglieri Valentina Noce, Lorenzo Rizzato, Sabrina Magon, sulla questione dello svuotamento di Casa Serena che ha colpito profondamente la città.

“Ci ha molto colpito, in negativo, la comunicazione del sindaco sulla questione (LEGGI ARTICOLO) – prosegue Aretusini – al di là dell’aspetto umano, del liquidare i destini di una quindicina di anziani in poche righe, senza neppure promettere loro una soluzione, per quanto ponte, le affermazioni che emergono da quel documento sono in netto contrasto con le informazioni che abbiamo assunto con i nostri approfondimenti”.
Ci risulta, infatti – afferma il capogruppo della Lega in consiglio comunale – che sia stata proprio l’amministrazione comunale di Rovigo a sollecitare lo ‘sgombero’ di Casa Serena, anche di quanti vivono negli appartamentini destinati ai non autosufficienti.

Una precisa richiesta in questo senso, da parte dell’amministrazione comunale, ci risulta sia stata avanzata il 7 settembre scorso in sede di Conferenza dei servizi dal sindaco stesso e ribadita il 20 settembre scorso in Regione. La motivazione sarebbe semplice: il Comune non ha intenzione di farsi carico delle utenze di quella quindicina di appartamenti.

In parole povere, il Comune è disposto a riprendersi la struttura solo se vuota e con il minore onere possibile. Non capiamo, di conseguenza, come il sindaco possa parlare di un ‘atto unilaterale’ di Iras che lo ‘coglie di sorpresa’”.

“Siamo, evidentemente – chiude Aretusini – di fronte a una situazione grave, la cui genesi dovrà, a nostro avviso, essere affrontata in sedi istituzionali e chiarita a fondo. Non pensiamo sia accettabile che un Comune in condizione economiche floride come quello di Rovigo possa anteporre il risparmio da attuare su una quindicina di utenze all’umanità che è dovuta ad anziani che da anni e anni vivono in un contesto che avvertono come familiare e protettivo e che, d’un tratto, si vedono sradicare da questo e imporre un termine, per trovare una sistemazione, tanto breve che manderebbe in crisi anche persone nel pieno delle forze e delle risorse”.

“Casi di questa portata non si risolvono con comunicati generici e affermazioni nebulose, ma con azioni chiare e progettualità definite. Fatta salva, voglio chiarirlo, l’assoluta necessità di chiarire in maniera netta, senza speculazioni, chi abbia preteso lo ‘sgombero’ di casa Serena. A noi risulta sia stata l’amministrazione comunale. Per risparmiare sulle utenze” afferma il gruppo consiliare della Lega guidato da Michele Aretusini.

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