La serata, presentata da Emiliano Milani, ha affrontato il tema con l’intervento della Dott.ssa Sofia Soncin, educatrice socio-pedagogica e pedagogista in formazione.

TAGLIO DI PO (Rovigo) – Si è concluso con grande partecipazione e interesse il ciclo di incontri “Costruire il Futuro di un Giovane Atleta”, organizzato dall’Asd Circolo Tennis Taglio di Po, presieduto da Marco Frezzato, e dall’Usd Tagliolese, guidata dal presidente Robertino Bonato. L’ultimo appuntamento, tenutosi venerdì 7 marzo presso la Sala Giovanni Falcone, ha visto la presenza di numerosi genitori, allenatori e giovani atleti, confermando il successo dell’iniziativa.

La serata, presentata da Emiliano Milani, ha affrontato il tema “Crescere con lo Sport: Genitori al Fianco dei Giovani Atleti”, con l’intervento della Dott.ssa Sofia Soncin, educatrice socio-pedagogica e pedagogista in formazione. L’incontro ha offerto un’importante riflessione sul ruolo dei genitori nel percorso sportivo dei giovani, analizzando il loro supporto sia emotivo che pratico.


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L’evento si è articolato in due momenti principali ed ha lanciato tanti spunti di riflessione. Nella prima parte, Soncin ha parlato di come lo sport contribuisca allo sviluppo non solo delle competenze motorie, ma anche delle capacità socio-emotive, quali la gestione delle emozioni, la cooperazione e la risoluzione dei conflitti, mentre nella seconda parte, l’attenzione si è spostata sul ruolo dell’adulto nella crescita del giovane atleta, con riferimento a una ricerca scientifica condotta dalla sociologa Caterina Satta, autrice di “Per sport e per amore: bambini, genitori e agonismo”. Da questa analisi sono emersi i comportamenti ideali per i genitori, che devono accompagnare senza esercitare pressioni, essere presenti senza invadere e aiutare i giovani a costruire il proprio sogno sportivo senza sostituirlo con il proprio.

Tra gli ospiti della serata erano presenti Luca Pastorellodelegato provinciale Figc, che ha portato i suoi saluti istituzionali e ha sottolineato l’importanza di questo tipo di incontri, evidenziando come occasioni di confronto e formazione siano fondamentali per la crescita sportiva e personale dei giovani atleti, Martino Ponzettovicepresidente Avis Taglio di Po, che è intervenuto dando informazioni sulle donazioni effettuate e sulla situazione associativa e per ribadire la necessità di avvicinare gli atleti e i loro familiari alle tematiche del dono del sangue e fare in modo di avere un naturale ricambio generazionale per garantire i pazienti che necessitano di trasfusioni, ricordando che il sangue non si produce in laboratorio e non si trova sullo scaffale di un  supermercato, ma è disponibile perché i donatori si alzano al mattino e vanno a compiere il loro gesto di solidarietà. Da qui nasce l’esigenza di collaborare con tutte le realtà territoriali, sportive e sociali, per promuovere la cultura del dono. Era presente in sala anche Michele Veronesefiduciario Coni per la provincia di Rovigo.

L’intero ciclo di incontri, patrocinato dal Comune di Taglio di Po, si è rivelato una preziosa opportunità di confronto e crescita per le famiglie e le realtà sportive locali. Ha inoltre favorito la creazione di una rete di collaborazione tra diverse associazioni, tra cui anche l’Avis comunale di Taglio di Po.

Marco Frezzato, presidente dell’Asd Circolo Tennis Taglio di Po, nell’occasione rappresentato dal suo vice Enrico Zanellato, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa: “Siamo entusiasti della partecipazione e del riscontro positivo ottenuto. Questo ciclo di incontri ha permesso di creare momenti di riflessione importanti su come lo sport possa essere un elemento di crescita per i giovani, non solo a livello tecnico, ma anche umano”.

Robertino Bonato, presidente dell’Usd Tagliolese, ha aggiunto: “Vedere genitori, atleti e allenatori coinvolti in un confronto costruttivo è stato davvero gratificante. Crediamo fortemente in queste iniziative e continueremo a promuovere momenti di formazione e condivisione per il bene dei nostri ragazzi”.

L’incontro di chiusura ha confermato il grande interesse per tematiche legate non solo all’aspetto tecnico dello sport, ma anche alla dimensione emotiva e relazionale che caratterizza il percorso di ogni giovane atleta. Un’iniziativa che ha lasciato il segno e che rappresenta un importante punto di partenza per futuri progetti di formazione e sensibilizzazione.

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