VICENZA – Dopo il lungo stop obbligato dalla pandemia è ripresa l’attività sportiva della formazione Old Rugby “over 35” del Rovigo. Il primo impegno, dopo alcuni rinvii dovuti alla sospensione delle attività amatoriali, è stato nello scorso mese di marzo, all’estero nella di città Cartagena, nel sud della Spagna.
Dello scorso sabato è invece la partecipazione al torneo di Vicenza “Four cats Cup”, appuntamento tradizionale del rugby over 35, con la partecipazione di 16 formazioni italiane.
3 le partite programmate per i Veci rossoblù sul campo n°1 dello stadio Gobbato ma nessuna vittoria. Il bilancio finale è di una sconfitta per una meta a zero contro il Rugby Verona (ricordiamo che nel rugby over 35 non si calcia dopo la meta), seguita dalla sconfitta per due mete ad una contro il Sesto San Giovanni (Milano), con meta dell’ala Mirco Buoso, e di un pareggio per 0-0 contro il Valsugana Padova nell’ultima partita.

Sulle prestazioni del Rovigo è intervenuto il terza centro rossoblù Carlos Ramirez, ex nazionale argentino e veterano dei Veci rossoblù; “Non abbiamo giocato benissimo, non siamo preoccupati perché stiamo ingranando un po’ alla volta, il lungo stop ci ha messo in netta difficoltà e ha portato a tanti cambiamenti. Abbiamo perso alcuni giocatori e ne sono arrivati di nuovi, è un po’ come ripartire da zero e ci vuole tempo. Oggi però eravamo un bel numero e da quello dobbiamo ripartire, perché molti hanno giocato con noi per la prima volta e siamo molto contenti del loro arrivo. Nella partita di Cartagena, in Spagna, pur avendola persa (3 mete ad una, con realizzazione per il Rovigo di Ferdinando Ganzarolli) abbiamo giocato molto bene con una formazione fortissima ed èd stata una gran bella partita. Eravamo però solamente in 17, quindi la formazione che possiamo definire ‘tradizionale’, abbiamo giocato bene ma il nostro obiettivo è quello di allargare la rosa con l’inserimento di nuovi giocatori più giovani, per dare una necessaria rotazione al club. Possiamo dire che il Covid è stato una bella mazzata per tutto lo sport amatoriale ma noi vogliamo che possa essere anche un’opportunità. Oggi per esempio avevamo una nuova mediana, quando cambiano i mediani di mischia e di apertura cambia l’intera squadra. Ci vuole tempo, bisogna anche recuperare la condizione atletica. E ovviamente a 35-40 anni, o anche oltre, ci vuole più tempo. Benissimo così comunque e complimenti a tutti nostri giocatori”.

Al termine della manifestazione è intervenuto anche l’allenatore Angelo Visentin: “Durante questi ultimi due anni ho davvero temuto che non ce l’avessimo fatta a ripartire. E invece dopo la trasferta in Spagna siamo qui anche oggi e ci siamo divertiti. Ed eravamo in tanti. Vincere o perdere non conta, l’importante è fare gruppo e fare sport. Abbiamo alcuni nuovi ragazzi giovani e spero davvero ne arrivino altri. Ora il prossimo appuntamento è il 21 maggio al torneo di Rovigo, vogliamo migliorare ancora un po’ per quella data”,
Nel contempo il gruppo degli Old rossoblù è stato impegnato in una raccolta fondi tra i propri soci per i profughi ucraini. Nella foto in alto la donazione allo stadio Marvelli della Monti Rugby di un nuovo tablet ad una bambina fuggita con mamma e sorellina da Odessa (Ucraina), in modo da consentirle di poter fare la didattica a distanza. Quello della solidarietà è un campo di gioco su cui i Veci del Rovigo non perdono mai.