Gli studenti di musica dell’Istituto Brunetti di Porto Tolle a lezione di organo 

La cultura accende scintille negli occhi delle giovani generazioni nella chiesa di San Nicolò a Ca’ Venier (Rovigo)

CA’ VENIER-PORTO TOLLE (Rovigo) – Una sorprendente mattinata di “scuola pratica”, per gli alunni delle classi 2^ e 3^ media ad indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo “Lorenzo Brunetti” di Porto Tolle, che ieri 27 novembre, hanno partecipato ad una lezione di strumento, direttamente sulla tastiera, in avorio antico, dell’organo costruito da Giacomo Bazzani nel 1887, che si trova nella chiesa di San Nicolò, a Ca’ Venier.

Un evento collaterale del Festival Antichi organi del Polesine, fortemente voluto da Asolo musica con la generosa e convinta organizzazione del Comune di Porto Tolle e degli insegnanti di musica dell’Ic Brunetti, per diffondere alle nuove generazioni la conoscenza di uno strumento storico e fortemente identitario del territorio.

L’assessore alla Cultura, Silvia Boscolo, ha salutato la scolaresca facendo un’opportuna introduzione storica sul sito della chiesa di San Nicolò e sull’Isola di Ca’ Venier, scoprendo che nessuno dei 38 giovanissimi futuri musicisti proviene da quel territorio. Quindi il direttore artistico del festival, il maestro Nicola Cittadin, docente d’organo al Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto, ha spiegato, in maniera simpatica, aiutandosi con un modellino funzionante, le origini ed il meccanismo fonico dell’organo. I ragazzi hanno interagito con interesse e risposto alle domande “musicali” del maestro Cittadin. Poi, sempre guidati dai tre docenti di musica dell’istituto Brunetti, Alessandro Tessarin, Nunzio Brigante e Matteo Storti, si sono divisi in piccoli gruppetti per salire nella cantoria, e provare così a mettere mani (e piedi) sullo strumento Bazzani. Una bella emozione che sprizzava dagli occhi dei ragazzi, soprattutto degli allievi di pianoforte, dimostrando, una volta di più, che le solide radici nel passato, cioè nel tessuto culturale di una comunità, possono veramente motivare le giovani generazioni verso il futuro. “Uno strumento vostro, perché donato dai Venier a questa comunità o forse acquistato con i soldi dei vostri trisavoli, ma nell’uno o nell’altro caso, appartiene a voi e alla cultura di questo territorio; è prezioso e da proteggere come un quadro o come una statua di pregio”. Queste parole di Cittadin a fine visita, racchiudono il senso dell’iniziativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie