Italia Nostra, WWF, Lipu e la Rete dei comitati polesani a difesa dell'ambiente uniti contro il progetto di trivellazione per sfruttare il gas del giacimento Teodorico in Adriatico

ROVIGO – Italia Nostra, WWF, Lipu e la Rete dei comitati polesani a difesa dell’ambiente ritornano sul tema della concessione per lo sfruttamento del giacimento Teodorico (LEGGI ARTICOLO), l’area in rosso sulla mappa, concesso dal Ministero ed in fase di autorizzazione, dopo il convegno organizzato in Provincia di Rovigo.

A distanza di quasi 50 anni dalla chiusura dei pozzi per l’estrazione di metano la terra polesana continua ad abbassarsi per il fenomeno geologico della subsidenza provocata dalle stesse.

Nel Delta del Po il terreno è arrivato ad abbassarsi fino a 3,5 metri con grave pregiudizio per il fragile sistema idrovoro che lo garantisce dal ritornare palude o di essere sommerso.

Più volte si è paventato un ritorno delle trivelle ed ora, per questioni di emergenza energetica di certo non risolvibili col pochissimo gas ottenibile, si ripropongono in mare a 9 miglia dalla costa deltina.

La minaccia è seria per il Delta polesano, i suoi abitanti e le diverse e importanti attività economiche (turismo, pesca, agricoltura) che vi si svolgono già alle prese con le sofferenze connesse al cambiamento climatico che fa innalzare il livello del mare, provoca siccità e il cuneo salino per decine di chilometri in risalita lungo il corso di Po e Adige.

“Abbiamo deciso di opporci con forza alla decisione di trivellare e di invitare semplici cittadini, comitati, associazioni, operatori economici, istituzioni locali a fare fronte comune sotto la sigla Polesine No Trivelle per attuare una pressione morale su chi dovrà decidere il via libera alle estrazioni attraverso iniziative pubbliche nel futuro prossimo. Chiunque intendesse aderire può contattarci al 3480973035, (Vanni Destro) o all’indirizzo mail retecomitatipolesani@gmail.com” comunicano dal comitato che intende fermare le trivellezioni.

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