Si è spento a 91 anni il gigante del fare impresa e della finanza in Polesine. Dai successi imprenditoriali in azienda alla nascita e sviluppo di Irsap alla stagione della guida di banche e gruppi bancari

ROVIGO – Il Polesine piange Orazio Rossi, morto all’età di 91 anni, imprenditore di successo nel ramo della cancelleria, fondatore dell’Irsap di Rovigo ed ex presidente della Cassa di Risparmio del Veneto.

Le esequie saranno giovedì: il corteo funebre partirà dalla casa funeraria Ferrari di Polesella per arrivare alle 10 al Duomo di Rovigo, dove sarà celebrato il funerale. Dopo la messa, il corteo proseguirà per il cimitero di Castelmassa.

Dall’Irsap un ricordo accorato: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa del commendatore Orazio Rossi. Un’icona dell’industria un uomo di straordinario impegno e integrità, che ha saputo vedere nel futuro la chiave del successo. Era un leader rispettato e stimato, non solo all’interno della azienda da lui fondata, ma anche nel settore finanziario dove ha ricoperto ruoli di altissimo profilo, italiano ed internazionale, per oltre 30 anni. Il suo operato ha lasciato un’impronta indelebile nell’industria italiana e soprattutto nel territorio del Polesine, il suo contributo sarà riconosciuto e ricordato per sempre”.

La storia di Orazio Rossi

Nel dopoguerra, dopo il diploma di perito industriale tessile, ha subito iniziato a lavorare nella cartoleria fondata dal padre Mile nel 1929, innovandola e trasformandola in un’attività fiorente nel settore della cancelleria e degli articoli da regalo, che è cresciuta così tanto da entrare in franchising con il marchio Brico del Gruppo Rinascente, con tre negozi, due in Polesine ed uno a Copparo.

“Ho un’idea” disse il giovane Livio Zen appena raggiunse l’amico Rossi davanti alla sua cartoleria: “Perché non costruiamo radiatori?” La storia di Irasp comincia così, nel 1963 ad Arquà Polesine, in provincia di Rovigo, dalla forte amicizia tra Orazio e Livio. Oggi le soluzioni di Irasp accompagnano il comfort delle persone in oltre 21 milioni di case, in tutto il mondo.
L’intuizione vincente fu quella di trasformare i radiatori in oggetti di arredamento, cogliendo l’onda del boom economico che portò gli italiani a prestare maggiore attenzione allo stile delle proprie abitazioni.
Insieme al socio e amico dei sempre Livio Zen, fondò l’Irsap, che nel 1975 si arricchì del marchio “Termoarredatori” iniziando una crescita quasi arrestabile. Il gruppo Irsap, con il suo cuore produttivo ad Arquà, dove Rossi aveva scelto di vivere, è diventato uno dei maggiori gruppi italiani, attivo nel riscaldamento e nel condizionamento in tutta Europa.

Con l’acquisizione nel 2000 della Rhoss S.p.a. (con stabilimento a Codroipo in provincia di Udine) l’azienda di Arquà Polesine è diventata uno dei più importanti gruppi italiani nel settore della climatizzazione con quasi un migliaio di dipendenti in Italia ed un fatturato proiettato sui 150 milioni di euro.

Nel 2004 la capogruppo Irsap ha acquisito il 70% di una società cinese, localizzata a Pechino, per la produzione e la commercializzazione di radiatori per il riscaldamento esclusivamente per il mercato cinese; oggi la società occupa circa 250 dipendenti. Sempre nel 2004 è stata aperta una società produttiva in Romania (Cluj Napoca) per la produzione di “radiatori da bagno e di design” la società occupa oggi circa 300 dipendenti.

Ad oggi il Gruppo Irsap conta circa 1200 persone divise tra la sede principale in Italia, la sussidiaria produttiva Romania nonché nelle filiali in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania.

Il mondo della finanza e del credito

Orazio Rossi nella sua vita costellata di successi imprenditoriali ha anche raccolto la sfida di cimentarsi con il mondo bancario. Ha ricoperto una serie innumerevole di incarichi: presidente della Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, presidente della Fondazione Cariparo, consigliere dell’Associazione Casse di risparmio italiane, consigliere amministrativo dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, consigliere in Fideuram, presidente di Casse venete spa, di Cardine Banca, di San Paolo Imi International, vicepresidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo, presidente della Cassa di risparmio del Veneto.

Socio del Rotary Club di Rovigo dal 1975, è stato insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica nel 1985 e di Grande ufficiale nel 1991. Lascia la moglie Lucia, i figli Fabrizio Laura e Daniela, oltre a nipoti e un pronipote.

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