Giornata mondiale del Rifugiato. Cgil Rovigo basta politiche di respingimenti e di esclusione

La Cgil di Rovigo chiede che il diritto all'accoglienza venga garantito a tutti i richiedenti protezione con politiche che riconoscano la libertà di circolazione  

ROVIGO – Le morti in mare non sono incidenti inaspettati, ma le conseguenze di politiche sbagliate.

Per questo la Cgil di Rovigo, in occasione della giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, a pochi giorni dalla grande tragedia al largo delle coste della Grecia, torna a rivendicare politiche nazionali ed europee eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo.


In questi ultimi anni, tra guerre, carestie, conseguenze dei cambiamenti climatici, terrorismo, regimi dittatoriali e le continue persecuzioni di minoranze e le violazioni dei diritti umani costringono milioni di persone a lasciare il proprio Paese. 

“Di fronte a questo quadro non è immaginabile proseguire con politiche che, come previsto anche dal decreto Cutro, non fanno altro che aumentare situazioni di irregolarità ed esclusione”, le parole diMauro Baldi, Cgil Rovigo dipartimento immigrazione

La Cgil di Rovigo chiede che il diritto all’accoglienza venga garantito a tutti i richiedenti protezione con politiche che riconoscano la libertà di circolazione alle persone tra Paesi, rimuovendo quindi ogni ostacolo all’accesso alla protezione internazionale. 

“Vanno inoltre superate le politiche fallimentari degli accordi sui respingimenti di chi fugge da contesti come quelli di Libia o Turchia.  

Infine, come più volte proposto dalla Cgil insieme a molte altre associazioni presenti in Polesine, occorrono strutture di accoglienza che rispondano alla dignità umana.

Strutture già esistenti sul nostro territorio e che chiediamo vengano finanziate e gestite adeguatamente. 

Infine – conclude Mauro Baldi – c’è bisogno di migliorare e rendere stabili i servizi a supporto del sistema dell’accoglienza, del riconoscimento e dell’integrazione per i migranti, rifugiati e richiedenti asilo”. 

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