Gino Cecchettin per Don’t Forget Me: una serata di speranza

Un incontro di auto mutuo soccorso, guidato dalla psicologa Valentina Baio, con la partecipazione anche della mamma di Giulia Lazzari

ADRIA (Rovigo) – Gino Cecchettin ha fatto visita ai soci di “Don’t Forget Me”, l’associazione composta da persone che hanno subito la scomparsa di persone care e condividono la volontà di reagire alla perdita. L’incontro di auto mutuo soccorso, guidato dalla psicologa Valentina Baio, ha visto la partecipazione anche della mamma di Giulia Lazzari, la giovane cameriera e madre, strangolata per motivi di gelosia dal marito Roberto Lo Coco nell’ ottobre 2019.

Erano presenti all’evento anche i consulenti tecnici del sodalizio presieduto da Marco Santarato, i dottori Luciano Finotti, Katia Mattiazzi e Alberto Menardi. Al termine dell’incontro, il gruppo si è spostato in una nota pizzeria del centro per un momento conviviale e di condivisione.

“La serata è stata un momento di confronto importante tra genitori e familiari, con Gino come figura nota, ma presente in qualità di genitore che ha perso una figlia”, ha commentato a fine serata una mamma socia dell’associazione. “Molti partecipanti all’incontro, hanno apprezzato il suo modo di elaborare il dolore e il suo desiderio di far riflettere le persone su situazioni di vita simili.”

Il dottor Luciano Finotti, nel suo intervento, ha fatto un bilancio delle attività degli ultimi otto mesi dell’associazione, evidenziando la crescita empatica del gruppo e l’importanza dell’interazione spontanea tra i partecipanti. 

 “Il senso di queste serate è quello di condividere il dolore per sentirsi meno soli.” –ha sottolineato un’altra  mamma dell’associazione-

Gino Cecchettin ha ringraziato tutti i presenti per averlo accolto nella “famiglia” di Don’t Forget Me, esprimendo la sua gratitudine e incoraggiando i membri a vivere la vita nel migliore dei modi, nonostante tutto. Ha sottolineato l’importanza di continuare a condividere esperienze e a sostenersi reciprocamente.

Roberto, referente dell’associazione Penelope, ha evidenziato l’importanza di portare nelle scuole testimonianze di vita come quelle dei soci di Don’t Forget Me, per sensibilizzare i giovani e insegnare loro ad ascoltare e comprendere il valore della vita e della solidarietà.

Il presidente Marco Santarato, nel fare il punto sulla collaborazione dei consulenti tecnici che hanno fornito supporto volontariamente, ha ricordato gli obiettivi dell’associazione: le borse di studio per studenti di scienze infermieristiche, perché, come ha spiegato Santarato, “come sapete, sono coloro che assistono chi ne ha più bisogno.” Un’altra missione dell’associazione è il trasporto per i pazienti di oncologia pediatrica e alcune iniziative mirate ad esaudire i desideri dei piccoli pazienti del reparto.

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