Soddisfatto il coach della FemiCz Rovigo per aver centrato il primo obiettivo di stagione, ma ora testa e cuore al derby contro il Petrarca Padova 

ROVIGO – Quando è sceso dal box nei dieci minuti finali ha quasi perso la voce. Si è sgolato, poi quando l’arbitro Rosella ha fischiato la fine del match, l’head coach della FemiCz Rovigo ha cacciato un urlo liberatorio. La conquista dell’accesso alla finale di Coppa Italia era un obiettivo, non era affatto scontato. Il Valorugby Emilia candidata alla vittoria dello scudetto ad inizio stagione, è stata battuta per la terza volta in stagione dai Bersaglieri (due volte in campionato e nella semifinale di Coppa Italia domenica 16 marzo (LEGGI ARTICOLO), e a questo punto forse è proprio il Rovigo il padrone del proprio destino.

“Sono molto contento della prestazione. Ho perso la voce a fine partita, ogni tanto mi faccio prendere dalle emozioni, non dovrei, so che è una cosa su cui devo lavorare. Ma sono anima e cuore con la squadra” esordisce Davide Giazzon, “l’inizio della partita è stato molto più tattico, nel secondo tempo invece abbiamo pagato l’errore di una scelta di provare a fare un calcetto, che ci ha messo solo pressione. E da lì abbiamo iniziato a subire Reggio. È una cosa facile da mettere a posto. In quel caso non era la scelta migliore da fare, perché non eravamo avanzanti e confidenti, però gli errori fanno parte del gioco, e questa lezione l’abbiamo imparata. Sia in attacco, che in difesa, siamo stati molto più esuberanti del solito. Però ci manca sempre quell’ultimo passaggio, quel qualcosa in più. Ma non voglio rimproverare i ragazzi, gli dico solo di continuare così, perché prima poi verrà che creiamo tante situazioni e facciamo una bellissima meta, come con la giocata che avevamo preparato (vedi la meta di Belloni, ndr)”. 

LEGGI LE PAROLE DI UNCINI E BELLONI


Slide 1
Slide 2
Slide 3
Slide 4
Slide 5
Slide 6
Slide 7
Slide 8
Slide 9
Slide 10
Slide 11

La domanda è scontata. Il 12 aprile a Rovigo per la finale di Coppa Italia arrivano le Fiamme Oro LEGGI ARTICOLO. A febbraio 2014 proprio i poliziotti regalarono ai rossoblù un dispiacere enorme. I cremisi hanno appena compiuto una impresa storica a Padova, proprio contro il Petrarca prossimo avversario dei Bersaglieri il 23 marzo nel derby d’Italia (ore 16).

“Onestamente, visto il parziale del primo tempo di Padova dico che le partite vanno giocate 80 minuti, e anche noi alla fine, se non fossimo usciti da certe situazioni, il Reggio avrebbe potuto segnare. Il rugby è questo, perché fino alla fine non sai mai. 

Abbiamo raggiunto un obiettivo che è quello di essere in finale, se non sbaglio siamo qua davanti al nostro pubblico, può essere un motivo per performare, ma abbiamo tante altre partite prima, sono molto importanti per il nostro percorso. È un mattone in più che mettiamo per capire il nostro potenziale, l’ho detto anche ai ragazzi”.

L’indisciplina nel secondo tempo poteva costare cara al Rovigo, ma Giazzon puntualizza “La differenza comunque è quando noi abbiamo la palla e quando ce l’hanno loro. Abbiamo gestito bene il gioco al piede, sappiamo che Reggio è molto strutturata, una squadra molto fisica, e paghiamo un po’ questi errori. Non sono comunque preoccupato, quello che mi interessava era la performance dei ragazzi e soprattutto quello che loro mettevano in campo”. 

Oltre alla vittoria e alla conquista dell’accesso alla finale di Coppa Italia “Sono usciti tutti molto ammaccati perché Reggio è una squadra molto fisica, e fino alla fine ci ha provato. In vista del derby del 23 marzo non è uscito nessuno così malconcio, ma le botte ci sono. Dobbiamo valutare un attimo Visentin (botta alla spalla).

Pronto al rientro Alberto Chillon, dovrebbe essere lui a guidare la mischia nel derby di domenica 23 marzo, le condizioni di Visentin verranno valutate in settimana, ma Krsul ha fornito ottime garanzie contro il Valorugby anche nel ruolo di mediano di mischia.

Campo 1 del Battaglini in condizioni critiche, stendiamo un velo pietoso sul 2 e il 3. E’ vero che ha piovuto, ma il manto erboso è assente nei campi di allenamento, mentre per quello principale si sprofonda come in una palude. Di fatto non drena.

“Diciamo che una grande squadra deve avere sempre un piano A e uno B, campo pesante e campo asciutto. Penso che il nostro gioco sia stato buono, una volta si giocava molto nel fango, oggi molte cose sono cambiate. Diciamo che confidiamo nel tempo buono per la prossima settimana, hanno messo sole.

In vista della grande festa del rugby per domenica prossima chiedo al pubblico di supportarci al massimo come hanno sempre fatto, e di fare sentire il calore che il 16 uomo in campo è. Rovigo è così: ha sempre una marcia in più quando ha lo stadio pieno, penso non ci saranno problemi su questo”. Da martedì verranno messi in vendita probabilmente i 700 tagliandi aggiuntivi della tribuna Lanzoni, i lavori di messa in sicurezza sono di fatto conclusi, si deve solo smontare l’impalcatura.

Due parole d’obbligo su Juan Mostert (foto qui sopra). Il neo acquisto sudafricano ha già impressionato. “In due settimane ha fatto vedere che è un giocatore che ha delle qualità, ha un buon piede, sa attaccare, sa gestire. Lo abbiamo visto da estremo, ma lui è un utility back, in allenamento lo abbiamo provato anche in altri ruoli. La nostra forza ora è avere questi giocatori polivalenti, che si mettono al servizio della squadra, e per noi è un plus che può concederci diverse scelte. Oggi potevamo schierare solo due stranieri, ma avere questa gamma di uomini a disposizione mi dà molta soddisfazione. La competizione interna fa sicuramente bene al gruppo”.

Giorgio Achilli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime notizie

Ultime notizie