ROVIGO – Nel centrosinistra l’appello del gruppo Bachelet di Andrea Borgato e Francesco Milan (nel 2019 anche Giorgia Businaro) a ritirare le candidature (LEGGI ARTICOLO) per scegliere un candidato federatore (prima con Crivellari, poi con Menon) è fallito. Il Partito democratico dovrà trovarsi un candidato sindaco, oppure dovrà chiedere ospitalità con una lista alla coalizione che sosterrà Federico Frigato o Edoardo Gaffeo.
“Le chiacchere stanno a zero” afferma Frigato. “Lo spettacolo avvilente di scontri, attacchi, sotterfugi messi in campo dai partiti e dalla coalizione pentestellata e di sinistra dell’ex sindaco, dal principale partito della sinistra e dalla coalizione di centrodestra, non lasciano presagire nulla di nuovo e positivo per la città. Leggo di campo largo, coalizione ampie, area vasta. La cosa preoccupante è che tutta questa narrazione è illogica e insensata rispetto alla situazione della città. Rovigo è sempre più isolata, ristretta in sé stessa, impoverita. Più che del campo largo bisognerebbe preoccuparsi del deserto che è diventata la nostra città”.
“L’appello del gruppo Bachelet è giudizioso, sicuramente serio, se fosse rivolto a dirigenti e partiti impegnati per il bene comune. Impegnati per tentare di risollevare questa città – afferma Frigato – Peccato che quei soggetti a cui si rivolge siano gli stessi fautori dello stallo attuale, impegnati da anni in scontri politici e personali culminati come sappiamo. Il Bachelet 5 anni fa aveva giustamente preso le distanze da questi stessi soggetti sposando un progetto civico. L’invito che faccio loro è di continuare quell’impegno insieme a noi. Di staccarsi definitivamente da logiche partitiche che si sono dimostrate inaffidabili. Di mantenere la loro coerenza“.
“I cittadini di Rovigo hanno bisogno di ritrovare quel legame con l’amministrazione e con il loro Sindaco che è mancato in questi ultimi anni. Serve voltare pagina. Sono convinto che ci sarà molto da lavoro da fare. È evidente che nessuno ha la bacchetta magica ma penso sia doveroso ed urgente intervenire immediatamente sul centro storico. È forse l’ultima chiamata. Dovrebbe essere il cruccio di tutti. Ma i partiti e l’ex sindaco sono interessati ad altro.
Voglio rassicurare i professionisti del sottobosco: è inutile che continuino a chiedermi di fermarmi, di fare un passo indietro, di mettermi a disposizione per l’unità del centrosinistra. Non mi interessano le sorti di coalizioni e partiti.
Non mi interessa cosa succede nel Pd perché non sono del Pd. Facciano le loro scelte senza mettermi in mezzo! Noi andiamo avanti lavorando su temi concreti, incontrando i cittadini a cui non interessa del “campo largo” ma hanno bisogno di risposte ai tanti problemi. Su questo noi siamo impegnati. Perché Rovigo si Ama” conclude Frigato.