Un colpo di scena che potrebbe creare molti problemi alla Federazione Italiana Rugby, per la decisione definitiva però servirà tempo, il 15 settembre il movimento ovale era stato chiaro sulla scelta 

PADOVA – “Qualche giorno fa mi sono fatto carico assieme ad alcuni amici di ricorrere alla giustizia federale ritenendo doveroso verificare la legittimità di Andrea Duodo a rivestire il ruolo di Presidente della nostra Federazione”. Lo annuncia l’ex presidente Fir Marzio Innocenti, qualche giorno l’elezioni che ha portato Duodo (sostenuto dalla FemiCz Rovigo, Petrarca Padova e praticamente tutte le società di Serie A Elite) alla guida della Federazione. (LEGGI ARTICOLO)

“Un atto che abbiamo ritenuto doveroso, lo sottolineo, per fugare ogni dubbio sulla possibilità del neo-presidente di condurre in pienezza il suo incarico, avendo agito per 16 anni all’interno del Collegio di Revisione sia come revisore, sia come presidente del Collegio.

Per quale motivo richiedere una verifica di legalità, giustificata da una legge dello Stato e non di certo da un vezzo personale, deve essere considerata un’offesa, un’accusa o addirittura un atto umiliante per chicchessia? Chi sta interpretando questa vicenda in questo modo ha uno strano concetto del mondo, sportivo e non, e del rispetto delle regole”. 

Ma la domanda sorge spontanea, perchè ammettere un candidato se poi ci sono dei dubbi?

“In democrazia chi ha più voti vince, principio assolutamente sacrosanto, ma questo non significa che chi ha più voti guadagni anche una sorta di salvacondotto automatico rispetto ad eventuali difformità rispetto alla legge – spiega Marzio Innocenti in un lungo post pubblico – e se qualche dubbio da questo punto di vista c’è, è giusto che venga sollevato affidando alle autorità competenti il giudizio sul rispetto di quei principi di indipendenza ed obiettività, tradotti poi in requisiti fissati dallo Stato, che presiedono alla eleggibilità o meno degli amministratori di enti importanti come la nostra Federazione. 

Per quanto mi riguarda, ho già detto che considero i miei tre anni e mezzo di presidenza un’esperienza fantastica, vissuta con tutto il rispetto e l’impegno di cui sono stato capace, gioendo assieme a tutto il movimento per alcuni dei risultati migliori mai raggiunti nella storia del rugby italiano. 

Avrei sicuramente voluto proseguire per un altro mandato il mio lavoro, provando a completare la ristrutturazione del sistema-rugby italiano dalla base fino all’alto livello, ma la maggioranza degli elettori ha ritenuto preferibile una soluzione diversa, e di questo ho preso atto augurando subito buon lavoro al nuovo presidente”. 

“Se gli organi di giustizia confermeranno che tutto è in regola – conclude Innocenti – saremo i primi a ritenere Andrea Duodo anche il nostro presidente, con la coscienza a posto per aver fatto fino in fondo il nostro dovere di rugbisti nel fugare ogni dubbio sulla sua serena capacità di agire per conto di tutto il nostro movimento. 

Per quanto mi riguarda, il giudizio dell’assemblea del 15 settembre è stato nei miei confronti un giudizio chiaro che non intendo in alcun modo contestare, così come altrettanto chiaro deve essere che non ho alcuna intenzione di ricandidarmi alla presidenza in una prossima occasione”.

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