Fiab e Caritas Rovigo insieme per conoscere la bicicletta

L’iniziativa è nata per dare opportunità di utilizzare il mezzo a due ruote alle donne che frequentano “Vivere in Italia” la scuola di lingua italiana   

ROVIGO – Iniziato lo scorso 10 aprile, il corso per imparare ad andare in bicicletta sta avendo ottimo riscontro di gradimento e partecipazione. Promossa da Caritas diocesana di Adria-Rovigo in collaborazione con Fiab Rovigo, l’iniziativa è nata per dare opportunità di utilizzare il mezzo a due ruote alle donne che frequentano “Vivere in Italia” la scuola di lingua italiana che Caritas da più di quindici anni promuove a Rovigo. 

Imparare ad andare in bicicletta, per tutti, significa spostarsi in autonomia e utilizzare un mezzo agevole in città, oltre che ecologico. “Come Caritas abbiamo avuto diverse occasioni di collaborazione con Fiab – racconta Davide Girotto, direttore di Caritas – e quest’anno finalmente grazie alla loro generosa disponibilità è stato possibile realizzare questo progetto al quale da tempo insieme pensavamo.

La nostra scuola è uno spazio di incontro, un luogo nel quale offrire alle donne straniere occasioni per conoscere il territorio che abitano e per sentirsi sempre più parte della città. Riuscire ad imparare ad andare in bici è assolutamente parte di questo percorso di costruzione di cittadinanza.”

Diverse volontarie e volontari Fiab si sono messi a disposizione con le bici “gialline” Amici della bici, con un metodo di approccio graduale al nuovo mezzo per far acquisire dapprima equilibrio e sicurezza e poi padronanza della bicicletta. Nell’ampio cortile del Seminario diocesano che volentieri ha aperto i suoi cancelli per dare modo ai partecipanti di sperimentarsi sulla bici in un luogo libero da automobili, ogni mercoledì e sabato mattina si svolgono, fino a maggio, gli incontri di pratica che procedono per fase. Per prima cosa si impara a salire sulla bicicletta priva di pedali, appoggiando i piedi e spingendo con questi, per capire come stare in equilibrio e manovrare il manubrio; poi, inseriti i pedali, si prova in leggera discesa per iniziare a pedalare; presa confidenza con il mezzo e acquisito l’equilibrio si comincia a fare brevi percorsi per avere sempre più sicurezza. A queste lezioni di pratica, in via di conclusione, seguirà un incontro in classe, sempre a cura di Fiab, per impartire nozioni sul codice della strada ovvero il corretto comportamento in bicicletta da tenere in strada e il riconoscimento dei segnali stradali. 

E’ infine prevista una uscita di gruppo con un percorso cittadino per mettere in pratica quanto appreso, accompagnati dai volontari Fiab e dagli operatori Caritas, e anche per “celebrare” e condividere la “conquista” della strada e dell’autonomia nello spostamento. Il gruppo che sta frequentando il corso è composta da circa 10 donne, di varia nazionalità: dall’America Latina al centro Africa, dall’India ai paesi orientali. Tutte stanno partecipando con entusiasmo ed impegno, consapevoli della bella opportunità a loro offerta. Qualche mamma ha portato anche i bambini, perché a pedalare insieme ci si diverte pure.

One Comment
  1. ovviamente,per la par condicio,se le nostre donne vanno nei paesi islamici,hanno lo stesso trattamento..o no’?

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