ROVIGO – Una vita spesa sui campi del Battaglini, prima con i ragazzini della Monti poi con la squadra dei bersaglieri. Lui è “monumento” Edoardo Lubian, tre scudetti da protagonista con la FemiCz Rovigo (2016, 2021, 2023), una Coppa Italia, e ben 9 finali di campionato disputate. Icona della Rugby Rovigo per spirito di sacrificio, attaccamento alla maglia ed umiltà, potrebbe entrare in Consiglio Comunale a Rovigo, in funzione dell’esito del secondo turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco del capoluogo (LEGGI ARTICOLO).
Il placcaggio grazie al quale è entrato da subito nel cuore dei tifosi non è stato fatto durante una partita, ma poco dopo che era terminata. Quell’incontro era la finale scudetto del 2010/11, la prima giocata da Lubian, appena ventenne. L’avversario, tanto per cambiare, era il Petrarca che vinse a sorpresa al Battaglini per 18 a 14. Dopo il triplice fischio che assegnava il titolo ai bianconeri, Ludovic Mercier, apertura francese dei padovani, non trovò di meglio che andare sotto la tribuna Quaglio per sbeffeggiare i tifosi rossoblù con alcuni gestacci del tutto fuori luogo. “A Rovigo queste cose non si fanno!” deve aver pensato il giovanissimo Lubian che piombò su Mercier stendendolo con un placcaggio da manuale. Era quello che avrebbero voluto fare le migliaia di appassionati rodigini che stavano assistendo all’esibizione antisportiva del giocatore petrarchino.
Appesi gli scarpini al fatidico chiodo il 12 maggio scorso, ora allenerà l’Under 16 della Monti Junior Rovigo.
Nelle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno era candidato consigliere per la lista civica Valeria Cittadin Sindaco, ha raccolto 159 preferenze, anche più di personaggi navigati della politica cittadina.
Per “Mister Finale”, tra i primi giocatori della storia rossoblù per numero di presenze, si potrebbero aprire le porte di Palazzo Nodari, salvo eventuali apparentamenti.
