E’ pronta la pista ciclabile sulla sommità arginale di Gaiba

Vige il divieto di transito a tutti i veicoli a motore, dal confine con Stienta in località Surchio fino alla rampa di via Fiaschi lato est

GAIBA (Rovigo) – Da giovedì 27 giugno, con la realizzazione di un tratto di pista ciclabile sulla sommità arginale di Gaiba, vige il divieto di transito a tutti i veicoli a motore, dal confine con Stienta in località Surchio fino alla rampa di via Fiaschi lato est.

Il progetto dal titolo “Realizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo la sommità arginale della sinistra Po con manutenzione e adeguamento di area di sosta” del Comune di Gaiba è stato finanziato dal GAL Polesine Delta Po (Gruppo Azione Locale), che gestisce contributi europei per lo sviluppo rurale di zona, in virtù del bando “Infrastrutture e informazione per lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree rurali”.

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I lavori hanno previsto l’asfaltatura di un tratto di circa 2 km, l’installazione di segnaletica orizzontale e verticale, oltre ad alcuni tratti con asfalto fotoluminescente che permettono maggiore visibilità nelle ore notturne. Contemporaneamente si è voluto valorizzare il punto di sosta-ristoro presente in corrispondenza della località “Caselle”, con una nuova elegante pensilina in metallo, alla quale sono stati aggiunti tavoli con panche, totem informativo e un punto attrezzato per bici. La segnaletica installata mira a divulgare le attrattività del territorio e del paese di Gaiba, con i punti di interesse locali, gli esercizi commerciali, le fontanelle, le aree barbecue, fitness e parco giochi di recente creazione.

Nicola Zanca: “L’intervento mira a incentivare il cicloturismo lungo l’asta fluviale del Po, trasformando un tratto della sommità arginale in esclusivo percorso ciclopedonale tutto il periodo dell’anno, garantendo il transito ai frontisti. La messa in sicurezza del tratto stradale, dove in passato sono già accaduti incidenti anche mortali, permetterà a residenti e cicloturisti di godere con serenità e continuità della sommità arginale senza rischiare di essere investiti.

Il cicloturismo rappresenta un asset strategico a livello regionale e nazionale, che punta al potenziamento del turismo in bicicletta, coniugando uno stile di vita più salutare, una mobilità sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e valorizza il paesaggio rurale che ci circonda. 

Secondo i dati dell’ultimo rapporto “Viaggiare con la bici 2024″ pubblicato da Legambiente, si stimano in Italia oltre 56 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, in aumento, e un impatto economico stimabile di oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35 % rispetto al 2022. Il cicloturista infatti spende in media 95 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi. In particolare l’asta del Po, che potrà veder crescere una maggiore offerta sulla mobilità fluviale, potrebbe sempre di più sfruttare l’intermodalità bici – barca e veder decollare anche in Polesine il cicloturismo fluviale. L’auspicio per il futuro è che tratti sempre più estesi di entrambe le sommità arginali del fiume più grande d’Italia diventino ciclabili tutto l’anno, come per la ciclabile del Danubio, che attraversa ben otto Stati e si dipana su entrambe le sponde del fiume.”

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