Appuntamento martedì 7 novembre per il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine e mercoledì 15 novembre per il Museo di Adria (Rovigo)

FRATTA POLESINE – ADRIA (Rovigo) – Le associazioni Scatola Cultura e Aqua, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine e il Museo Archeologico Nazionale di Adria organizzano due giornate dedicate a tutti gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado per presentare i due musei: le strutture, gli allestimenti, le aule didattiche e le attività per le scuole che vorranno visitarli nel corso dell’anno scolastico.  

Le due giornate previste sono martedì 7 novembre per il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine e mercoledì 15 novembre per il Museo Archeologico Nazionale di Adria, entrambe alle ore 15:30.  

Le attività sono completamente gratuite ed è consigliata la prenotazione da effettuarsi tramite e-mail a drm-ven.museofratta@cultura.gov.it per il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine e drm-ven.museoadria@cultura.gov.it per il Museo Archeologico Nazionale di Adria.  

Il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, inaugurato nel 2009 presso le Barchesse di Villa Badoer, rappresenta l’esito di oltre quarant’anni di ricerche in Polesine, in particolare per quanto riguarda la tarda Età del bronzo.  

I materiali esposti, sicuramente tra i più considerevoli in ambito europeo, sono riconducibili ai villaggi che popolavano l’antico fiume Po tra il XII e il X secolo a.C.: il nucleo di manufatti più importanti riporta al villaggio di Frattesina e alle due necropoli ad essa correlate rinvenute in località Narde e Fondo Zanotto.   

Il percorso museale si apre con una presentazione dei principali siti del bronzo finale del territorio veneto e un approfondimento degli insediamenti lungo l’antico ramo del Po nell’Età del bronzo. La sala III, al piano terra, offre al visitatore una panoramica sulla vita e sulle attività che gli abitanti di Frattesina svolgevano durante la tarda Età del bronzo. Sono descritte le principali attività di sussistenza, quali l’agricoltura, la caccia e la pesca e le attività legate alla preparazione e cottura dei cibi, la filatura, la tessitura, il gioco e gli elementi cultuali. Sono attestate la lavorazione del bronzo, del piombo e dell’oro, dell’argilla, del vetro (senza eguali nel panorama europeo), dell’osso animale e del corno di cervo. La presenza di materie prime di provenienza esotica (uova di struzzo, avorio e ambra) suggerisce che l’importazione di tali materie era volta alla loro trasformazione in oggetti di pregio per essere quindi immessi sul mercato.  

Di notevole rilevanza è il cosiddetto “Tesoretto”, rinvenuto all’interno dell’abitato, costituito da diversi pettini in avorio, perline di vetro e ambra, ornamenti bronzei e un recipiente del medesimo materiale che li conteneva.  

Il primo piano del museo (sala IV) è interamente dedicato alle necropoli rinvenute nel Fondo Zanotto, a 500 metri dall’abitato di Frattesina, e in località Narde a 600 metri dall’abitato antico, sulla sponda opposta del fiume.  

A conclusione dell’esposizione è stata realizzata una ricostruzione di un contesto funerario, composto da un tumulo e da due sepolture ad inumazione provenienti dalle necropoli. L’installazione è corredata da un video in computer graphic che rappresenta i momenti principali del rito funerario a Frattesina.  

Il Museo Archeologico Nazionale di Adria ha come obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico della città, il cui nome è indissolubilmente legato al Mare Adriatico. Il cuore del centro greco ed etrusco, fondato all’inizio del VI secolo a.C., si trova in corrispondenza con il settore meridionale della città attuale, mentre a sud, a est e a nord si estendevano le necropoli. Le scoperte sono iniziate tra ‘700 e ‘800, soprattutto grazie ad illustri rappresentanti della famiglia Bocchi; in particolare Francesco Girolamo e Francesco Antonio identificarono per primi l’importanza archeologica di Adria portandola all’attenzione della comunità scientifica a livello nazionale ed internazionale. Il loro ‘domestico museo’, che ospitava una collezione di più di 6000 reperti, fu visitato da personaggi famosi e rappresentanti delle nobili famiglie europee.  

La collezione forma oggi il cuore del Museo, arricchita dai numerosi rinvenimenti che si sono succeduti tra il ‘900 e gli anni più recenti.  

Il Museo illustra le caratteristiche della città, in stretta relazione con gli approdi costieri di San Basilio e Corte Cavanella di Loreo; sono illustrate le caratteristiche della vita quotidiana, dei rituali funerari, il delicato passaggio all’epoca romana e la fase romana imperiale, con particolare attenzione alla sua caratteristica di città multietnica, vero ricettacolo di diverse tradizioni, lingue, cultura, istanze religiose. Tra i nuclei più importanti delle collezioni museali si collocano i numerosi reperti di ceramica attica a figure nere e rosse, i preziosi rinvenimenti dalle necropoli, arcaiche ed ellenistiche, arricchite da oggetti in ambra e pasta vitrea oltre che dalla gioielleria etrusca in oro e argento. Famosa è la cosidetta ‘Tomba della Biga’, del III secolo a.C., con carro deposto con la sua pariglia di cavalli e con un terzo cavallo, da sella, al seguito. Il contesto di scavo, interamente recuperato nel 1938, forma uno dei focus di attenzione nella visita delle necropoli ellenistiche.  

Nelle sezioni dedicate alla romanizzazione e all’età imperiale spiccano i documenti di riorganizzazione del territorio, come il miliare di Popilio Lenate, che testimonia del transito della via Popillia in città, e alcune decorazioni di carattere monumentale. L’attenzione è attratta dalla spettacolare vetrina dei vetri romani, dove vetri soffiati a mano libera e in matrice, a nastri policromi, murrini, a reticolo, ad intaglio sono valorizzati attraverso una gestione computerizzata dell’illuminazione.  

Le ultime sezioni del Museo illustrano lo sviluppo della zona costiera nei periodi più tardi dell’impero, attraverso i rinvenimenti di San Basilio di Ariano nel Polesine e di Corte Cavanella di Loreo, dove due mansiones, stazioni di posta, rendevano più agevole il transito lungo la via Popillia costiera.  

INFO EVENTI  

Open Day Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine  

Via G. Tasso, 1 – Fratta Polesine (RO)  

Martedì 7 novembre  

Ore 15:30  

Aperto a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado  

Organizzato da Scatola Cultura e Aqua in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine  

Iscrizioni: drm-ven.museofratta@cultura.gov.it  

Open Day Museo Archeologico Nazionale di Adria  

Via G. Badini, 59 – Adria (RO)  

Mercoledì 15 novembre  

Ore 15:30  

Aperto a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado  

Organizzato da Scatola Cultura in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Adria 

Iscrizioni: drm-ven.museoadria@cultura.gov.it  

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