Distretto della giostra, un vero e proprio “miracolo economico” altopolesano

L’europarlamentare della Lega Paola Ghidoni, venerdì 24 novembre in visita a Bergantino e Calto (Rovigo) “fondamentale difendere le eccellenze del Made in Italy”

BERGANTINO – CALTO (Rovigo) – Un settore che costituisce una vera e propria eccellenza a livello mondiale, figlio di una storia di passione e di impresa famigliare affascinante, che ha conquistato i mercati globali ed è in costante espansione, ma che, per continuare a reggere una concorrenza internazionale spietata, spesso non all’altezza per requisiti di qualità e sicurezza, ma sostenuta e incentivata dai Paesi di appartenenza, necessita di una maggiore considerazione da parte del Governo e delle istituzioni.

E’ il ritratto del distretto della giostra, un vero e proprio “miracolo economico” altopolesano, un piccolo grande universo di competenze, inventiva, genialità, intraprendenza, altissime professionalità e spunto imprenditoriale radicatosi tra Bergantino, Calto, Melara, Salara e Ceneselli. L’europarlamentare della Lega Paola Ghidoni lo ha visitato nella giornata di venerdì 24 novembre, accompagnata dai primi cittadini Lara Chiccoli, per Bergantino; Anna Marchesini, per Melara; Lucia Ghiotti, per Salara, in veste anche di rappresentante della Provincia; Anna Gazzi per Ceneselli; e Michele Fioravanti per Calto. Presente anche Franco Cestonaro, district manager di Cna Padova Rovigo per il distretto della giostra e profondo conoscitore di questa realtà.

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La giornata è stata divisa in due momenti: prima, una visita a due imprese rappresentative dell’insieme di quelle che compongono questo articolato e affascinante mondo: la Fc Fabbri Group di Calto e la Rides Garage di Bergantino. Imprese, molto spesso se non sempre a conduzione familiare, le cui attrazioni vengono acquistate dai maggiori parchi di divertimenti del mondo, vera punta di diamante del Made in Italy, in grado di creare attrazioni e innovazioni che vengono puntualmente imitate, ma mai eguagliate, dai competitor di tutto il mondo.

Il secondo momento è stato al Museo Storico della Giostra, dove, oltre a una visita a questa esposizione unica, Ghidoni ha incontrato il mondo dell’impresa legata al distretto della giostra. Qui sono emerse le necessità di questo settore: da una parte, la cronica carenza di infrastrutture, in primo luogo stradali, della zona, che rischia di penalizzare seriamente questa eccellenza. Quindi, una forte richiesta di maggiore attenzione e sostegno, da parte dello Stato e delle istituzioni, verso questa importante realtà.

A fronte, infatti, di Paesi come gli Stati Uniti, o la Cina, che erogano contributi alle proprie imprese del settore, arrivando a pagare viaggi e partecipazione alle fiere, consapevoli di come queste realtà siano rappresentative e qualificanti dell’intera nazione, in Italia gli imprenditori sono lasciati sostanzialmente suoli e si muovono sempre e comunque a spese proprie. Non solo: è anche emerso come manchi ogni tutela a fronte di concorrenza quantomeno poco trasparente, con standard di sicurezza e qualità non paragonabili ai nostri. Basti pensare che i contributi che lo Stato eroga alle famiglie che si dedicano allo spettacolo viaggiante per comprare giostre e attrazioni non sono vincolati alla spesa verso imprese nostrane, così che molti destinatari li usano per acquistare prodotti esteri di “seconda fascia”, ma più convenienti.

Storture alle quali gli imprenditori hanno chiesto un rimedio urgente. Un appello prontamente raccolto da Paola Ghidoni, che ha ribadito come, a livello Ue, a fronte di una generale tendenza al livellamento e alla uniformazione, sia fondamentale difendere le eccellenze del Made in Italy a fronte di prodotti neppure lontanamente paragonabili.

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