Cosa intende fare la Regione Veneto per l’Iras di Rovigo?

Il portavoce dell'opposizione in consiglio veneto Arturo Lorenzoni ha presentato una interrogazione a risposta immediata sul caso. Consiglio comunale monotematico a Rovigo per giovedì 13 ottobre con la partecipazione del commissario e del direttore

ROVIGO – In attesa delle spiegazioni di Ezio Zanon, commissario straordinario di Iras Rovigo, in consiglio comunale, convocato per giovedì 13 ottobre alle ore 16, per le lettere di “sfratto” inviate agli inquilini di Casa Serena (LEGGI ARTICOLO), procedura poi congelata dal Prefetto di Rovigo (LEGGI ARTICOLO) il grande assente, al momento, è la Regione del Veneto che ha nominato Zanon e che è pronta a nominare un nuovo commissario, probabilmente Tiziana Stella.

Alla convocazione della presidente del consiglio comunale Nadia Romeo hanno confermato la presenza il commissario Zanon ed il direttore Giovanni Luca Avanzi. La Regione del Veneto al momento non ha risposto all’invito e non ha individuato alcun funzionario da inviare in consiglio comunale a Rovigo, potrebbe fare come a febbraio quando ha reputato sufficiente la presenza del “proprio” commissario.

Il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale Arturo Lorenzoni ha quindi presentato nella giornata di mercoledì 12 ottobre una interrogazione a risposta immediata sul caso Iras chiedendo al Presidente della giunta regionale Luca Zaia “se e quale azione intende intraprendere per risolvere lo stato di stallo in cui versa “Casa Serena” per una soluzione giusta, efficace e rispettosa degli ospiti e delle diverse parti coinvolte”.

Lorenzoni motiva la richiesta perchè, non solo a suo avviso, “solo con un tempestivo intervento della Regione può essere garantita una visione unitaria che affronti i problemi di Iras e contemporaneamente non disperda il patrimonio di servizi erogati da Casa Serena”.

La ricostruzione dei fatti da parte di Lorenzoni riassume quando affermato più volte ovvero che l’Iras è da 6 anni commissariato dalla Regione per gravi difficoltà economiche, sin dal primo piano di risanamento era previsto che l’Ater di Rovigo avrebbe acquistato una porzione dell’immobile “Casa Serena” a Rovigo per realizzare 46 alloggi, concorrendo con ciò al risanamento di Iras.

“A tale scopo Ater ha beneficiato di un finanziamento di 540.000€ della Regione (bilancio consuntivo 2021 pag.65) e ha stanziato nel bilancio preventivo 2022 l’importante somma di € 2.000.000 (pag.4).
Nel bilancio dell’Ater di Rovigo risultano esserci ingenti disponibilità di cassa” riporta Lorenzoni.

L’immobile è di proprietà del comune di Rovigo e concesso nel gennaio 2004 tramite convenzione per 99 anni ad Iras con l’impegno di utilizzo a RSA e casa albergo (social-housing) composta da 42 mini alloggi; la convenzione mette in capo ad Iras la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile.
Il Comune tornerebbe in possesso anticipatamente di “Casa Serena” nel solo caso di scioglimento della convenzione
dovendo riconoscere ad Iras un corrispettivo economico pari alla parte non ancor ammortizzata degli investimenti sostenuti sull’immobile (LEGGI ARTICOLO) ed a tal fine il Comune di Rovigo ha accantonato in via precauzionale 3.200.000€ che però, nel rispetto dei criteri di finanza pubblica, non può impegnare per Iras prima che la convenzione venga sciolta.

La convenzione può essere sciolta in modo concordato tra le parti (LEGGI ARTICOLO) oppure unilateralmente.

Il Comune di Rovigo può sciogliere la convenzione qualora riconosca la possibilità di perseguire un interesse pubblico superiore a quello di oggi o vengano mostrate violazioni da parte del concessionario di obblighi contrattuali, Iras è autorizzata a sciogliere la convenzione solo se viene modificata la sua mission aziendale.

La domanda posta da Lorenzoni attende quindi risposta per capire come la Regione intenda intervenire sul caso. “Noi ci siamo e ci siamo sempre stati al tavolo” ha affermato il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, “gli interlocutori sono stati tutti invitati – ha commentato la presidente del consiglio comunale Nadia Romeo – in questa fase in conferenza dei capigruppo è stato deciso di evitare di interrogare Ater in quanto dipende direttamente dalla Regione Veneto per le risorse economiche ed al momento la Regione non ha risposto all’invito di partecipare al consiglio comunale“.

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