Continuano i contagi da West Nile

Per l'ex assessore all'Ambiente Dina Merlo il problema è stato sottovalutato e mancano azione adeguate per contrastare il virus

ROVIGO – Le infezioni da West Nile continuano a ripetersi, anche ieri tre casi nel territorio comunale di Rovigo, in questo fine estate molto caldo. “La prevenzione può essere efficace se si attua in modo sistematico e continuativo – comunica Dina Merlo, ex assessore all’Ambiente della giunta Gaffeo – Una delle prime decisioni che prese nel 2019, appena eletto, l’allora sindaco Edoardo Gaffeo fu accertarsi che vi fosse la massima copertura nella lotta alla West Nile sugli ambiti pubblici di competenza comunale e intensificare la prevenzione con la distribuzione gratuita delle confezioni di larvicidi ai cittadini, da poter distribuire quindi anche nelle aree private.

Quest’anno la distribuzione dei larvicidi ai cittadini si è interrotta a maggio e non è più ripresa, riducendo così gli spazi trattati con interventi preventivi. Inoltre negli ultimi 5 anni si interveniva, quando in presenza di casi umani accertati, con trattamenti che venivano eseguiti nelle aree verdi comunali con adulticidi per ridurre il potenziale infettivo.

Nel corso di questa estate non si è avuta alcuna informazione di questi trattamenti, ad esclusione di quelli eseguiti nelle immediate adiacenze delle abitazioni delle persone colpite dal virus. Non sono stati adottati trattamenti adulticidi neppure nelle aree verdi della frazione di Grignano colpita da un cluster, cioè da più casi concentrati in un’area ristretta, evento che finora non si era mai verificato a Rovigo.

Colpisce che questi eventi non siano stati oggetto di particolare attenzione da parte dell’amministrazione Cittadin, che non ha riservato al problema neppure una campagna informativa specifica, come richiede l’Ulss 5 Polesana nel periodo estivo. Inoltre negli ultimi 5 anni si è sempre realizzato prima dell’inizio dell’anno scolastico un trattamento adulticida nei giardini delle scuole primarie e dei nidi per ridurre la presenza di zanzare in un momento di loro massima diffusione a causa delle alte temperature che ormai si protraggono fino a settembre.

Quest’anno non vi è stata informazione neppure di questi interventi, da cui dovremo dedurre che nelle scuole l’attività scolastica inizierà per gli alunni senza trattamento preventivo, che invece veniva sollecitato da genitori e dirigenti scolastici. 

Non si capisce quale sia la linea adottata da parte del sindaco, con delega all’ambiente, sul problema zanzare, problema che non va in ferie e deve essere gestito proprio nel mese di agosto. E non può trattarsi certo di un problema economico, perché i fondi dedicati alla lotta alla West Nile sono stati mantenuti, fanno parte di un Protocollo intercomunale e perché il Comune proprio nel mese di luglio poteva dare corso all’avanzo di bilancio annuale, con finanziamenti molto consistenti, ma che quest’anno la nuova amministrazione inspiegabilmente ha deciso di rinviare come utilizzo, evidentemente non avendo necessità immediate, ma riducendo di fatto tempi e modi di investimento di quello che è il maggiore apporto economico per servizi e interventi. Anche qui le ferie hanno avuto la precedenza.

In conclusione si rileva una generale sottovalutazione del problema West Nile, ma poiché negli anni corsi l’amministrazione e in particolare l’assessora all’Ambiente veniva sollecitata da molti consiglieri allora di opposizione e chiamata, giustamente, ad intervenire per garantire la distribuzione dei larvicidi ai privati e per gli interventi adulticidi nelle aree verdi e soprattutto scolastiche, quello che sconcerta e che colpisce oggi è l’assenza assoluta di attenzione e di impegno da parte di quegli stessi consiglieri, qualcuno ora assessore, come se oggi questo non fosse un problema, mentre nell’estate 2024 abbiamo avuto a Rovigo più casi di quelli riscontrati nel 2022, anno molto critico con diversi decessi nel territorio regionale, ma che Rovigo aveva superato con infezioni ridotte e poco gravi.

I cittadini rimangono in attesa di risposte su come è stato affrontato e si intenderà affrontare questo che è problema di salute pubblica” conclude Merlo.

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