Consiglio secretato su Iras, i sindacati si fanno sentire

In maniera unitaria le sigle Cgil - Cisl - Uil, FP Cgil - FP Cisl - Uil FPL, Spi Cgil - FNP Cisl e UILP Rovigo promettono di contrastare con ogni mezzo la possibilità di messa in liquidazione di Iras da parte della Regione del Veneto

ROVIGO – Il prossimo 4 luglio il consiglio comunale di Rovigo si esprimerà circa la proposta di delibera “ritorno alle origini” formulata dal consigliere comunale Michele Aretusini, capogruppo Lega, e firmata anche da Nello Chendi (PD), di compensare con 3,127 milioni di euro l’Iras per lo scioglimento della convenzione in essere per Casa Serena.

Il Comune di Rovigo ritiene che la procedura di recesso dalla convenzione operata dalla Regione del Veneto attraverso il commissario straordinario di Iras Tiziana Stella sia irregolare, motivo per cui ha ricorso al Tribunale amministrativo del Veneto ed è pronto al litigio, prima attraverso un lodo arbitrale, poi eventualmente giudiziale.

La proposta di delibera Aretusini-Chendi, che ha ricevuto pareri negativi dagli uffici comunali, probabilmente non raggiungerà il numero di voti sufficienti per essere adottata dal Comune di Rovigo e la discussione, in cui verranno spiegati i pareri, è stato deciso essere a porte chiuse ed a verbale secretato per non interferire con il ricorso al Tar in primis e con gli eventuali giudizi successivi, come il lodo verso cui sembra avviata la vicenda.

“Sorprende in negativo la decisione di tenere a porte chiuse il Consiglio Comunale che il 04 luglio discuterà della delicata questione Iras – affermano unitariamente i sindacati Cgil – Cisl – Uil, FP Cgil – FP Cisl – Uil FPL, Spi Cgil – FNP Cisl e UILP Rovigo – Come organizzazioni sindacali avevamo chiesto ed ottenuto l’anno scorso un consiglio comunale aperto monotematico su tale questione, che coinvolgesse quindi in modo trasparente lavoratrici, lavoratori di Iras, le organizzazioni sindacali e l’intera cittadinanza, avviando così un importante confronto.

Non possiamo perciò che essere contrari al fatto che, arrivati al momento decisivo, si voglia impedire a tutti questi “portatori d’interesse” della nostra comunità di assistere ed eventualmente contribuire al dibattito sul destino della più grande casa di riposo pubblica del territorio. Pensiamo che ciò impedisca anche l’esercizio di un diritto fondamentale della nostra democrazia.

Come Cgil Cisl Uil Confederali, loro Federazioni del Pubblico Impiego e Sindacati Pensionati saremo comunque presenti il 04 luglio, con lavoratori e cittadini di fronte al Comune di Rovigo per fare sentire, ancora una volta, la loro voce nel merito della questione e lanciare l’ennesimo appello a tutte le parti in causa per una decisione politica, anche coraggiosa e al di là delle appartenenze, che guardi ad un bene più alto come la salvaguardia di un servizio pubblico universale a favore di tutte le cittadine ed i cittadini e di chi lavora quotidianamente con impegno in questo fondamentale servizio.

Abbiamo trascorso oltre un anno tra “tavoli” in varie sedi e promesse di soluzioni a portata di mano che altro non hanno fatto che illudere e poi disilludere lavoratori e cittadini, portandoli allo sfinimento.

Ora è necessario prendere finalmente una decisione che risolva definitivamente il problema; diversamente si finirà per fare l’ennesimo inaccettabile favore al privato, soluzione che contrasteremo con ogni mezzo”.

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