Con oltre 25mila iscritti, Fp Veneto è il primo sindacato dei lavoratori del pubblico impiego a livello regionale. Le priorità: “Vicini ai lavoratori e protagonisti del cambiamento del sistema pubblico”

MESTRE (Venezia) – Michele Roveron è confermato alla guida di Cisl Fp Veneto per i prossimi quattro anni quale suo segretario generale. Lo ha stabilito l’Assemblea dei delegati e delle delegate riunita oggi al Castello di Bevilacqua (Verona) per il 7° Congresso regionale della federazione,che rappresenta e tutela le lavoratrici e i lavoratori dei diversi settori della funzione pubblica e delle amministrazioni locali, nonché della sanità privata e del terzo settore. Accanto a Roveron restano in Segreteria anche Alessandro Peruzzi, di Fontaniva (Padova), e Silvia Carraretto, di Casier (Treviso).

Con oltre 25mila iscritti nel 2024, Cisl Fp si conferma nella nostra regione la prima organizzazione sindacale per tutti i comparti rappresentati,mantenendo il primato anche rispetto ai rappresentanti sindacali (Rsu) con il 35,38% degli eletti. In Veneto sono circa 120mila i lavoratori dei comparti contrattuali di riferimento: 53mila circa impiegati nella sanità pubblica, 30mila circa nelle amministrazioni locali (comprese le Ipab, le Provincie e le Camere di commercio), 10mila nelle funzioni centrali (tra cui Prefetture, Agenzia delle Entrate, Inps, Inail), 15mila nel terzo settore e circa 10mila nella sanità privata.

Padovano classe 1966, infermiere, Roveron inizia la propria attività sindacale come delegato aziendale e rappresentante dei lavoratori nel 1990, per poi ottenere il distacco sindacale nel 2001. Nel 2005 è eletto segretario generale di Cisl Fp Rovigo, due anni dopo entra nella Segreteria regionale della categoria della Funzione pubblica e nel 2014 diventa segretario generale di Cisl Fp Padova Rovigo rimanendo in carica fino a dicembre 2024, quando viene eletto segretario regionale di Cisl Fp Veneto raccogliendo il testimone da Marj Pallaro, alla sua guida dal 2012. 

Prima federazione del sistema Cisl Veneto a riunirsi per il proprio appuntamento congressuale, Cisl Fp ha dato così il via al percorso che nei prossimi mesi si snoderà nei Congressi delle varie categorie regionali e dei territori provinciali, portando il 15 e il 16 maggio all’assemblea regionale di Cisl Veneto. 

Sotto il titolo “Responsabilità e partecipazione”, il Congresso di oggi è stato anche l’occasione per definire le priorità e ribadire i diversi fronti di impegno per Cisl Fp Veneto, in risposta alle molteplici sfide: il mancato rinnovo del contratto per alcuni dei settori rappresentati; la cronica carenza di personale nella sanità e nei servizi pubblici – a fronte da un lato di un invecchiamento della popolazione che ha fatto aumentare i bisogni, dall’altro dell’impatto della crisi demografica sul ricambio generazionale dei lavoratori –, e con essa un forte problema di attrattività per molte professioni, in primis verso i giovani; la scarsa competitività del settore pubblico rispetto al privato, che chiede politiche mirate per garantire qualità ed efficienza ai servizi offerti ai cittadini; il bisogno di una riorganizzazione globale del sistema sanitario regionale anche alla luce delle riforme in atto, a partire dall’istituzione degli Ambiti territoriali sociali (Ats); la necessità di un riordino delle Ipab, sollecitato ormai da molti anni; infine l’urgenza di campagne di sensibilizzazione e formazione specifica per gli operatori per prevenire le aggressioni nei confronti del personale sanitario nei luoghi di lavoro.

In questa fase così delicata e di trasformazione per il pubblico impiego – spiega il segretario generale di Cisl Fp Veneto Michele Roveron –, la nostra priorità resta quella di essere vicini ai lavoratori e alle lavoratrici non solo sul versante delle tutele economiche, continuando a sollecitare la firma dei molti contratti rimasti ancora in sospeso, ma anche agendo al meglio come sindacato il nostro ruolo di attore protagonista nel disegno del necessario cambiamento del sistema. E ancora ci è chiesto di dare corpo a una nuova visione, che possa rispondere alle mutate necessità e aspettative dei giovani attraverso una modifica dell’organizzazione stessa del lavoro, in primis per le professioni sanitarie (medici, infermieri, operatori sociosanitari), immaginando anche l’introduzione della settimana corta”. “Come organizzazione – conclude – ci siamo naturalmente dati anche l’obiettivo di implementare ancora di più la nostra presenza in occasione delle prossime elezioni dei rappresentanti sindacali, il prossimo aprile”.

Sugli Ambiti territoriali sociali, in particolare, si è soffermato il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini, intervenuto nel corso dei lavori: “Gli Ats rappresentano una grande opportunità perché possono generare alto valore sociale efficientando i servizi sociosanitari, e al contempo difendere competenze e ruoli di migliaia di lavoratori. E per attuare la riforma lo strumento più efficace sono le aziende speciali consortili non economiche, così come la realizzazione della vera partecipazione nella programmazione sociosanitaria, a partire da quanto già scritto nella stessa normativa regionale”. Rispetto al tema dell’attrattività del settore del pubblico impiego Paglini ha ribadito: “Come Cisl continueremo a essere impegnati per garantire condizioni sostenibili e dignitose per chi già lavora in Veneto o sceglierà di lavorare qui nei vari settori, a partire dalla pubblica amministrazione”.

Presente al Congresso anche il segretario nazionale di Cisl Fp Maurizio Petriccioli, che ha chiuso il dibattito della mattinata.

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