Una tragedia che si è consumata ad Ariano nel Polesine (Rovigo) e che era diventato un giallo. Uccisa per errore dal figlio piccolo, alla sbarra l’anziano cacciatore, condannato a 2 anni e 6 mesi

ROVIGO – Il Tribunale di Rovigo ha emesso la prima Sentenza. Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Rovigo, ed eseguite dai Carabinieri, la morte di Rkia Hannaoui, 31enne madre di due bambini piccoli, è frutto di un drammatico incidente, ma un responsabile è certo. Ovvero il proprietario della pistola (una Beretta 6,35 Browning).

Uno dei due bimbi, il più piccolo, giocando con la pistola (rinvenuta nella serata di lunedì 3 aprile LEGGI ARTICOLO), avrebbe esploso per sbaglio, nell’abitazione di via Fine ad Ariano nel Polesine, un colpo fatale contro la madre. Una tragedia nella tragedia.

Alle 17,46 di martedì 28 marzo 2023 a donna, ritrovata al piano terra della bifamiliare in fin di vita, è stata trasportata in autoambulanza, per una grave lesione alla testa con possibile causa violenta. La donna, non cosciente, è stata ricoverata – in prognosi riservata – presso il reparto rianimazione.  

A dare l’allarme il padrone di casa che vive al piano superiore, allertato dai due figli piccoli della donna. Mercoledì la donna, già in condizioni disperate al momento del ricovero, è morta LEGGI ARTICOLO. L’esito dell’autopsia sul corpo di Rkia Hannaoui lunedì 3 aprile 2023, è stata freddata da un colpo di pistola. LA PISTOLA RITROVATA E’ DEL PROPIETARIO DI CASA

La pistola è del proprietario di casa che vive al piano superiore dell’abitazione, era custodita in un cassetto in camera da letto, il bimbo di 8 anni che viveva con la famiglia al pian terreno, ne era entrato in possesso, purtroppo era carica. Una tragedia nella tragedia.  Nel corso delle indagini l’arma nascosta per sviare gli investigatori, è stata ritrovata non molto distante dal luogo della tragedia.

L’81enne è stato condannato il 10 dicembre 2024 con il rito abbreviato davanti al Giudice per le udienze preliminari a due anni e sei mesi, la provvisionale è di centomila euro a risarcimento della famiglia. Sicuramente ricorrerà in Appello.

 

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