VENEZIA – “Ancora una volta la nostra colonna mobile si è distinta per efficienza e preparazione, con una presenza continuativa di una sessantina di volontari e dipendenti regionali che si sono alternati in turni”. Sono le parole di Luca Zaia, presidente del Veneto, in molti sono partita per le Marche dopo l’alluvione che ha devastato la zona di Senigallia.
Il contingente ha operato fino al 2 ottobre a Senigallia e Ostra, dove erano presenti anche volontari alpini dell’Ana.
Complessivamente sono scesi nelle Marche 148 volontari veneti, provenienti da 49 Organizzazioni di volontariato e 3 Distretti di Protezione Civile che hanno effettuato 755 giornate uomo.
“Un ringraziamento anche al Consorzio Alta Pianura Veneta – sottolinea Zaia – che ha disposto di ulteriori uomini e mezzi”.
Le operazioni sono state coordinate da dieci funzionari della Direzione Protezione Civile Regionale è da un funzionario della Provincia di Belluno che si sono alternati nelle due settimane di presenza.
Tutti gli intervenuti nella gestione dell’emergenza si sono contraddistinti per efficienza, disponibilità e competenza, ricevendo numerosi riscontri positivi sia presso la popolazione locale sia presso le autorità interessate.
“Grazie di cuore ai nostri angeli del soccorso” conclude Luca Zaia.
“Già il 19 settembre la Regione del Veneto aveva inviato una squadra di scouting finalizzata all’approntamento logistico organizzativo e di supporto alle squadre operative. – spiega l’Assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin – Il giorno successivo abbiamo quindi inviato squadre e mezzi per una presenza continuativa di un contingente di una sessantina di volontari e dipendenti regionali che si sono alternati in turni”.
Il contingente ha operato fino al 2 ottobre con una graduale riduzione di persone negli ultimi giorni, conformemente a quanto concordato col Dipartimento nazionale di Protezione Civile e finalizzato ad un graduale rientro delle colonne mobili impegnate in zona.