Con Gaffeo cinque assessore, con Cittadin tre a fatica

L'ex assessora Dina Merlo interviene sulle difficoltà a trovare le donne per la nuova giunta di Rovigo. Da FI, Lega e FdI solo nomi di uomini

ROVIGO – La prima donna sindaco di Rovigo ha difficoltà a comporre la giunta perché mancano i nomi femminili (LEGGI ARTICOLO) tanto che due dovranno provenire proprio dalla sua lista civica, viste le richieste tutte maschili di assessori da parte dei partiti di coalizione, almeno in prima battuta, più un’altra.

“Stenta a raggiungere il numero minimo delle componenti donne, mentre i nomi maschili in corsa sono molti, politici di lungo corso, con qualcuno che ha occupato incarichi politici comunali da oltre trent’anni” afferma l’ex assessore Dina Merlo.

“Imbarazzante questo balletto di nomi bloccato dal fatto di non sapere indicare almeno tre donne. Ma certamente non è auspicabile raggiungere il minimo di rappresentatività femminile, sarebbe opportuno garantire la rappresentatività almeno al 50% di donne, per rispetto all’elettorato femminile. Nella precedente amministrazione il sindaco Edoardo Gaffeo non aveva trovato alcuna difficoltà ad avere in giunta un numero di donne superiore a quello degli uomini, 5 a 3, alle quali aveva affidato incarichi importanti, e anche nelle successive nomine alle partecipate.

E’ certamente un banco di prova per la nascente giunta di Valeria Cittadin per indicare il peso e il valore che avranno le donne all’interno della propria coalizione.

Le cittadine e i cittadini attendono ormai da 10 giorni di vedere le nomine dei prossimi assessori, mentre si rincorrono voci e anticipazioni senza nulla di concreto. La situazione un po’ paradossale sembra riportarci indietro di alcuni decenni alle diatribe dei partiti sul manuale Cencelli.

Oggi l’urgenza dei problemi e la responsabilità di chi ha avuto l’investitura popolare impongono scelte efficaci e molto più tempestive. Staremo a vedere il ruolo delle donne nella prossima amministrazione” conclude Merlo.

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