Cisl Fp: Se salta l’accordo Comune – Regione per Iras, a farne le spese sarà l’intera città di Rovigo

La proposta del sindacato: Con il salvataggio di Iras si punti sulla riqualificazione urbana dell’intero quartiere con la rinascita di Casa Serena. L'auspicio è più posti letto e nuovi servizi che creino un effetto indotto per nuovi posti di lavoro

ROVIGO – “A sei anni e mezzo di presenza della Regione del Veneto nella gestione di Iras Rovigo e a quasi quattro di guida della città da parte del sindaco Gaffeo, ci si aspettava qualcosa di più ad oggi – afferma il segretario di Cisl Fp Franco Maisto – ma è giusto pensare che la politica cambi rotta e voglia esercitare un ruolo di alto profilo mettendo in disparte l’ascia di guerra e considerando che il cuore dell’Iras sono gli anziani coadiuvati dal personale stanco di pressioni esterne e che con grande energia e spirito di sacrificio cercano di tenere fuori dai reparti.
Di fronte al corpo ferito di Iras e alla enorme pressione che almeno negli ultimi mesi tutto il personale sta subendo, ci aspettiamo a breve la convocazione dal Prefetto perché possa unire le parti e dare serenità all’ambiente” si augura la Cisl.

“La popolazione sta perdendo via via la fiducia in questo ente, così pure quella che le quasi 150 famiglie di lavoratori riponevano con l’ennesimo commissariamento che, sembrava, avesse dato un impulso decisivo in senso positivo per garantire i servizi agli anziani e quindi il lavoro – afferma Maisto per la Cisl – Non è possibile pensare di continuare su questa falsa riga, dove ogni giorno le più alte cariche istituzionali battibeccano fra di loro, ad uscirne ferita è l’anima dell’Iras, le decine di professionisti, dagli Oss, agli infermieri, educatori, psicologi, manutentori che ogni giorno, mantengono alta la loro professionalità”.

La situazione è delicata, secondo il sindacato, che comunque continua a credere nella soluzione e che lo ha espresso anche con una nota all’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin ricordando che la strada maestra rimane quella del confronto in Prefettura, “serio e condiviso dove se ne esca finalmente col progetto di risanamento nero su bianco, altrimenti sarà un dramma sociale ed economico per tutta la città di Rovigo”.

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