Cgil, Cisl e Uil fa riferimento in particolare al punto 5 dell’accordo in cui è previsto, a fronte dell’insediamento del Terminal, un impegno da parte aziendale alla fornitura, a favore della provincia di Rovigo, di metano a prezzi competitivi. 

ROVIGO – “Abbiamo appreso dalla stampa LEGGI ARTICOLO – non avendo ricevuto invece ad oggi alcuna risposta alla richiesta d’incontro inviata lunedì 5 settembre da Cgil Cisl e Uil di Rovigo all’azienda – che “Adriatic Lng”, di fronte alla grave crisi energetica che attraversa il Paese, non sembra concedere alcuna apertura al nostro richiamo per un intervento a favore del territorio Polesano, che possa essere d’aiuto a cittadini ed imprese per affrontare lo smisurato aumento dei costi energetici”. 

Sono le parole di Pieralberto Colombo (Segretario generale Cgil Rovigo), Samuel Scavazzin (Segretario generale Cisl Padova Rovigo), Gino Gregnanin (Segretario generale Uil Rovigo), che nei giorni scorsi avevano chiesto ad Adriatic Lng un sostegno concreto per il Polesine nell’ambito del caro bollette. LEGGI ARTICOLO

“Premesso che nella nostra richiesta mai è stato scritto che l’azienda svolga attività di trading, importazione e commercializzazione di gas naturale e che costituisca in qualche modo un costo in bolletta, ci permettiamo di ricordare ad “Adriatic Lng” che lo spirito che aveva contribuito all’insediamento del Terminal (facilmente rinvenibile anche nell’accordo sottoscritto a febbraio 2008), si inquadrava in una logica di fattiva collaborazione allo sviluppo del territorio e di compensazione con le popolazioni locali, laddove si insediano impianti a potenziale impatto ambientale. Ci saremmo aspettati identica sensibilità e spirito di collaborazione anche in questa difficile fase”.

“Allo stato attuale – sostengono Cgil, Cisl e Uil – pur rinnovando l’invito ad “Adriatic “Lng” ad aprire quanto prima un confronto, non ci resta che fare appello alla politica ed alle istituzioni locali per intervenire nel merito. In particolare crediamo utile un incontro con il Presidente della Provincia perché l’Ente Provincia, dopo la chiusura del Consvipo, è il soggetto più adatto anche per verificare eventuali inadempimenti rispetto alle previsioni del già citato accordo del febbraio 2008.

Si fa riferimento in particolare al punto 5 dell’accordo in cui è previsto, a fronte dell’insediamento del Terminal, un impegno da parte aziendale alla fornitura, a favore del Polesine, di metano a prezzi competitivi. Tale impegno fu rimandato alla definizione di future modalità sulle quali non è stato mai possibile raggiungere un accordo. Per superare tutte le difficoltà anche tecniche sollevate, sarebbe sufficiente che “Adriatic Lng” riconoscesse una somma commisurata alla produzione annua del Terminal, che i Comuni potrebbero poi destinare ai propri cittadini che non riescono a pagare le bollette. 

Ciò a maggior ragione oggi che il Terminal, come dichiarato dalla stessa azienda, ha aumentato la capacità da 8 a 9 miliardi di metri cubi, per arrivare progressivamente ad 11miliardi, diventando uno degli impianti in assoluto con la maggior capacità di stoccaggio.

Per tali ragioni riteniamo sia giunto il momento che in sede provinciale, con il contributo anche di tecnici preposti, si verifichino tutti questi aspetti che alle Organizzazioni Sindacali appaiono come evidenti incongruenze e che la stessa politica locale svolga un ruolo fattivo a favore del territorio, fuori da ogni debolezza, chiedendo alla stessa azienda chiarezza su quanto avvenuto e su quanto si potrebbe realizzare”.

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