Cgil, Cisl e Uil di Rovigo: lavoro dignitoso e diritti per lo sviluppo del territorio

Domenica sera, 25 giugno, l'iniziativa delle Organizzazioni Sindacali denominata “Lavoro, Sviluppo e Servizi... è sempre il Primo maggio”

ROVIGO – Oltre 150 persone in Piazza Matteotti domenica sera, 25 giugno, per l’iniziativa di Cgil Cisl e Uil polesane denominata “Lavoro, Sviluppo e Servizi… è sempre il Primo maggio”. 

Un “recupero” del 1° maggio scorso, festa dei lavoratori, rinviato a causa della pioggia.

Dalle 20.30 alle 23.30, dopo i saluti istituzionali, si sono alternati sul palco gli interventi di lavoratrici e lavoratori dei settori oggi più in difficoltà nella nostra Provincia (sanità pubblica, appalti della logistica e commercio) e dei tre segretari generali di Cgil Cisl Uil di Rovigo, con la musica coinvolgente dei bravi Gruppi locali “Folletti” e “Gaiba”.

Dal palco le tre Organizzazioni Sindacali Confederali hanno rilanciato le proprie proposte su lavoro, sviluppo e welfare pubblico, dal livello nazionale a quello locale, per un modello sociale ed economico che dia valore al lavoro – con priorità a quello femminile e giovanile – superi le troppe diseguaglianze sociali prodottesi negli anni e sappia redistribuire davvero la ricchezza che si produce.

Temi e proposte che mirano a rendere pienamente effettivi quei principi e valori su cui è fondata tutta la nostra attualissima Costituzione: lavoro dignitoso non precario e sicuro, giustizia sociale, responsabilità sociale delle stesse imprese e universalità dei servizi pubblici fondamentali, a partire da tutela della salute ed istruzione. 

Dai recenti dati di “Veneto Lavoro”, nei primi cinque mesi del 2023 ha rallentato fortemente in Polesine la parziale ripresa precedentemente registrata, con 300 nuovi posti in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dato peggiore tra tutte le Provincie del Veneto) e con nuovi posti che sono per l’80% precari.

Anche per tale motivo, è stata infine l’occasione per rilanciare a livello locale l’avvio non più rinviabile di un lavoro strutturato di progettazione e programmazione che coinvolga oltre alle Parti Sociali (che sono pronte) tutti gli attori istituzionali e politici locali e che crei le condizioni per uno sviluppo duraturo del nostro territorio, guardando alle sue vocazioni, rendendolo così nuovamente attrattivo per le persone e le aziende che portino buona occupazione.

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